Si riparte come si era chiuso: con scale mobili ferme, flambus, disagi e disservizi. Il mese di agosto non ha certo alleggerito la disastrata situazione di Atac: ieri ferme per ore tutte le scale mobili in uscita dalla stazione della metro B di Castro Pretorio.
Da evidenziare peraltro come Castro Pretorio - con Piramide, Policlinico, Bologna, Tiburtina F.S., Quintiliani, Monti Tiburtini, Pietralata, Santa Maria del Soccorso, Rebibbia - è una di quelle stazioni dove scale mobili e tapis roulant devono essere completamente revisionati nel 2020 per l'obbligatorio check dopo 20 anni di vita. Trattandosi di manutenzione straordinaria l’appalto è di competenza diretta del Campidoglio e non di Atac ed è stato vinto dalla Schinlder con una spesa per il Comune di poco più di 9 milioni di euro per sostituire 22 scale mobili, 22 ascensori e 4 tapis roulant. Solo che al momento non si ha traccia di questi cantieri.
Da evidenziare peraltro come Castro Pretorio - con Piramide, Policlinico, Bologna, Tiburtina F.S., Quintiliani, Monti Tiburtini, Pietralata, Santa Maria del Soccorso, Rebibbia - è una di quelle stazioni dove scale mobili e tapis roulant devono essere completamente revisionati nel 2020 per l'obbligatorio check dopo 20 anni di vita. Trattandosi di manutenzione straordinaria l’appalto è di competenza diretta del Campidoglio e non di Atac ed è stato vinto dalla Schinlder con una spesa per il Comune di poco più di 9 milioni di euro per sostituire 22 scale mobili, 22 ascensori e 4 tapis roulant. Solo che al momento non si ha traccia di questi cantieri.
E così, per non farsi mancar nulla, ieri a Castro Pretorio le scale mobili erano offline come a Piramide, Bologna, Eur Magliana. E come da oltre 48 ore sono ferme anche le scale mobili di Battistini che, però, sono già state cambiate per la sostituzione ventennale con la fermata chiusa per mesi a causa dei soliti ritardi del Campidoglio grillino nel programmare e poi gestire l’appalto.
Per non farsi mancare nulla, poi, lunedì pomeriggio nuovo flambus, sulla Togliatti all’altezza della Prenestina: bus vuoto vecchio di 15 anni, Mercedes Citaro, fuori servizio, con principio di incendio spento dai vigili del fuoco. Il computo totale dei bus flambé, quindi, sale a 19 da inizio anno, con 15 vetture scomparse dalle rilevazioni a causa dei danni provocati dal fuoco.
Non bastasse la gestione dell’ordinario, anche le polemiche politiche tengono banco. I Verdi, prendendo spunto da uno studio di Agenzia della Mobilità sul rientro a scuola, chiedono alla Raggi di adottare una “rigida regolamentazione differenziata degli orari di uffici pubblici, scuola, commercio, servizi”.
Il Pd, invece, denuncia come il bando emanato da Atac per la ricarica di un nuovo direttore generale sembri “una tavola apparecchiata per usare un termine caro alla Sindaca, per qualcuno dei soliti noti amici degli amici. Forse un direttore generale che si è distinto nel suo operato soprattutto con le aziende comunali spinte nella peggiore crisi della loro storia”. Il nome non c’è ma in Campidoglio c’è un solo Direttore Generale. “Il 4 settembre (data di scadenza del bando, ndr) chiederemo immediatamente la lista dei curricula pervenuti sperando di non trovare i nomi di chi vorrebbe sopravvivere al mandato della Raggi, spostandosi dal Campidoglio ad Atac”. Abbiamo cercato il DG del Campidoglio, Franco Giampaoletti, che, però, ha scelto di non commentare limitandosi a ricordare come la scelta del DG spetterà all’Amministratore Unico di Atac, Giovanni Mottura.
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