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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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domenica 10 maggio 2020

MASCHERINE FANTASMA; ZINGARETTI: "FARE PIENA LUCE"


Si va verso lo showdown in Consiglio regionale sul caso “mascherine fantasma”: giovedì prossimo il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, riferirà in aula sull’intera vicenda e, oltre chiedere scusa per i toni usati contro le opposizioni, potrebbe presentarsi con le poltrone di Carmelo Tulumello, a oggi ancora capo della Protezione civile regionale, e di Andrea Cocco, vicecapo di gabinetto, come offerta di pace. 
Anche fosse, però, non è detto che basti. Vanno lette in questo senso le dichiarazioni che Zingaretti ha fatto ieri nel corso di una conferenza stampa dall'ospedale Spallanzani: “Abbiamo tutto l'interesse affinché si faccia piena luce su questa vicenda. C'è stata anche una sollecitazione delle forze di opposizione che condivido. Assicuro che stiamo facendo di tutto anche attraverso l'invio della documentazione alla Procura, per appurare cosa è accaduto e se qualcuno si è approfittato di una situazione di necessità di questo approvvigionamento. Se qualcuno lo ha fatto pagherà tutto. Oltre alla violazione della legge si parla di una malattia che ha messo un sistema intero in grande fibrillazione.Tutta la documentazione che la Protezione civile ha sarà puntualmente inviata alle forze preposte alle indagini. Ovviamente noi lavoriamo anche per il pieno recupero degli esborsi fatti dalla Regione”. Lontani i tempi delle accuse ai consiglieri di opposizione che avevano sollevato il caso - Chiara Colosimo (FdI) per prima, Laura Corrotti e Orlando Tripodi (Lega) e Francesca De Vito (M5S) - e che dalla maggioranza e dallo staff di Zingaretti erano stati accusati di spacciare fake news, fare sciacallaggio e speculazione politica.
E mentre l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, nella stessa conferenza stampa lancia la campagna sui test per il Covid - da lunedì si partirà su base volontaria con 100mila operatori sanitari e 60mila delle forze dell’ordine per poi passare ai cittadini - le opposizioni non paiono davvero accontentarsi delle parole di Zingaretti di ieri. 
Per il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli (FdI), “oltre il caso mascherine fantasma”, quello Eco Tech, c’è anche quello delle “mascherine fuffa”, la fornitura di 5milioni di mascherine FFP2 fornite dalla European Network (quasi 22 milioni euro) e bloccate perché non adatte a scopi sanitari. 
La Lega ha presentato due interrogazioni specifiche, una su Eco Tech e una sulla Europea Network, e attacca: “È curioso che in Lombardia, su richiesta delle opposizioni, si sia già istituita la commissione d'inchiesta sull'emergenza, mentre Zingaretti sfugge da tre settimane dalla proposta di legge della Lega presentata alla Pisana. Fontana non ha nulla da nascondere, invece il Presidente della Regione Lazio? Oppure il Segretario del Pd è imbarazzato dall'iniziativa del Pd lombardo?”.
Altrettanto dura Roberta Angelilli, membro della direzione nazionale di FdI e, insieme a Chiara Colosimo, fra i “motori” dell’inchiesta delle opposizioni: “Al di là delle accuse e degli attacchi ai quali la sinistra ci ha sottoposto in queste settimane, apprezziamo le parole di Zingaretti che riconosce che le opposizioni hanno ben svolto il loro compito istituzionale. Ma le parole non bastano. Devono essere accompagnate dai fatti. Ancora oggi ci sono richieste di accesso agli atti e interrogazioni che giacciono inevase e senza risposta. Chi ha sbagliato, anche fosse solo per manifesta incapacità, deve essere rimosso. E non si può pensare che giovedì, in Consiglio, Zingaretti faccia semplicemente la mossa e pronunci qualche parolina di scuse. Deve dimostrare di avere il coraggio di rimuovere chi ha scritto sciocchezze negli atti regionali, chi non è stato in grado neanche di vagliare la credibilità di una polizza o fare una visura societaria. Un leader nazionale non può essere ostaggio di quarte file senza né arte né parte”. 


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