“I nuovi casi aumentano: registriamo un incremento di “usura da Covid” del 30%”.
Luigi Ciatti, presidente dell’Ambulatorio Antiusura di Confcommercio Roma, lancia l’allarme: “la totale assenza di misure efficaci da parte del Governo sta gettando i commercianti nelle mani degli usurai e della criminalità organizzata”.
Avvocato, l’Ambulatorio Antiusura che dati sta ricevendo in queste settimane?
“Sono dati allarmanti. Noi come Ambulatorio esistiamo dal 1996, quindi sono 24 anni che i nostri radar sono attivi. Nel 2008 abbiamo avuto una prima impennata delle domande di aiuto. Ma ora, l’aumento rispetto ai mesi scorsi è del 30%”.
“Sono dati allarmanti. Noi come Ambulatorio esistiamo dal 1996, quindi sono 24 anni che i nostri radar sono attivi. Nel 2008 abbiamo avuto una prima impennata delle domande di aiuto. Ma ora, l’aumento rispetto ai mesi scorsi è del 30%”.
In pratica, l’effetto Covid sulla micro economia è un incremento dell’usura?
“Non c’è solo l’usura. Che è il primo passo. C’è il rischio che molti commercianti finiranno per svendere i loro negozi per due soldi. Se lo Stato non aiuta, se le banche hanno regole che bloccano i prestiti e i fidi, i commercianti finiscono nelle mani di chi non ti fa troppi problemi, non ti chiede mille certificati per anticiparti i soldi. Che poi, dopo poco, si riprende, magari portandosi via l’attività”.
È una critica al Governo?
“Non è fare polemica ma dobbiamo registrare decreti e norme la cui efficacia è totalmente nulla. Già si rivolgono a chi è perfettamente in regola con tutto, trascurando, quindi, una enorme parte del Paese reale. Ma la loro efficacia si è rivelata alla prova dei fatti inesistente. C’è chi deve avere ancora la cassa integrazione. C’è chi non può caricarsi di prestiti. E così l’economia non riparte”.
Cosa serve?
“Noi proponiamo innanzitutto la creazione di un “registro vendite Covid”, un registro in più nel quale ogni passaggio di proprietà, ogni variazione societaria deve essere obbligatoriamente controllata. Solo in questo modo potremo sperare di evitare che la criminalità organizzata sfrutti questa enorme voragine delle circostanze e si infiltri nel tessuto economico e sociale sano della Nazione. Ci abbiamo messo un ventennio a liberarci delle infiltrazioni dei Clan a Ostia. Non possiamo aprire nuovamente le porte”.
“Noi proponiamo innanzitutto la creazione di un “registro vendite Covid”, un registro in più nel quale ogni passaggio di proprietà, ogni variazione societaria deve essere obbligatoriamente controllata. Solo in questo modo potremo sperare di evitare che la criminalità organizzata sfrutti questa enorme voragine delle circostanze e si infiltri nel tessuto economico e sociale sano della Nazione. Ci abbiamo messo un ventennio a liberarci delle infiltrazioni dei Clan a Ostia. Non possiamo aprire nuovamente le porte”.
Un registro che può, forse, tamponare il fenomeno usura e infiltrazioni criminali ma non risolve il problema economico.
“No. È chiaro che qui c’è bisogno di soldi a fondo perduto. I contributi dello Stato non possono essere erogati come prestiti perché molte di queste piccole aziende non possono permettersi ulteriori indebitamenti. Qui abbiamo non solo chi non percepisce redditi da un trimestre ma anche chi non sa neanche se avrà ancora un lavoro”.
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