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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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giovedì 29 agosto 2019

IN ARRIVO ALTRI 97 BUS PER ATAC


Saranno 97, da 12 metri a 2 porte, a gasolio euro 6 e saranno acquistati dal Comune di Roma sulla piattaforma Consip, come i famosi 227, 80 dei quali arrivati e presentati svariate volte dal sindaco, Virginia Raggi. Parliamo dei bus che andranno a rimpinguare le sempre più esauste rimesse di Atac. E che Atac non pare in grado di comprare da sola, finendo per essere sostituita dal Campidoglio.
E sei i 30 milioni di euro che serviranno a pagare questa tranche di vetture usciranno dai capitoli del bilancio comunale 2019-2021, sono stati stanziati altri 30 milioni, con l’assestamento di bilancio approvato a inizio estate scorsa, che verranno impiegati per acquistare una terza fornitura di vetture. 
Non ancora comunicato ufficialmente quando queste vetture inizieranno a girare ma difficilmente li vedremo sulle strade cittadine prima della primavera del 2020. E,  visto il precedente dei 227 della prima gara Consp (avrebbero già dovuto essere tutti operativi e invece siamo a mala pena un terzo consegnati) forse è pure una previsione ottimistica. Per altro, quelle già arrivate continuano a manifestare problemi: porte bloccate, spie e indicatori accesi. Tanto che dai monitoraggi online, nei giorni scorsi sugli 80 bus Consip arrivati, una ventina abbondante risultavano in servizio sostituitivo sulla metro A in occasione delle chiusure per lavori e una quarantina sul resto delle linee. All’appello online mancavano una quindicina circa di vetture legittimando il sospetto che fossero già finite in officina per riparazioni.
In ogni modo, l’arrivo futuro di questi 97 bus porta con sé due considerazioni: senza il costante supporto economico del Campidoglio, Atac sarebbe già fallita anche con tutto il concordato preventivo. Se non paga il Comune, Atac non pare in grado di condurre a compimento gare d’appalto di questa portata. Il ricorso a Consip, però, non è proprio a buon mercato: secondo una serie di inchieste e di lamentele avanzate dalle Regioni, il ricorso a Consip costa mediamente quasi il 18% in più di quanto si spenderebbe con gare d’appalto dirette. 
Seconda questione: l’arrivo di queste vetture, unite ai 227 ancora in corso di consegna, va solo a completare la quota parte di competenza del Campidoglio per rispettare i termini del concordato preventivo. Infatti, l’annuncio del Comune di stanziare altri 30 milioni per acquistare nuove vetture - si vedrà in futuro quante e di quale tipo - sposta, e di molto, in alto l’asticella della partecipazione diretta del Comune nel supporto all’Atac concordataria. 
Soliti toni roboanti da parte del sindaco, Virginia Raggi, che parla di “ulteriore passo avanti per il rilancio del trasporto pubblico, dopo l’arrivo dei nuovi bus ordinati nel 2018”. 
Tenore analogo per l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo: “questo nuovo ordine ci permette di rinnovare il parco vetture e presto con gli altri 30 milioni di euro a disposizione potremo ordinarne altri sulla piattaforma Consip”. 
Pare quasi cattiveria ricordare le splendide affermazioni sui 600 autobus già comprati e pronti ad arrivare che il sindaco Raggi elargì all’attonita platea dei supporter grillini giusto un paio d’anni fa. 

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