“A fine mese non avrò più né il Direttore del Municipio, né il Direttore Tecnico e neanche la segretaria: vanno tutti in pensione”.
Ridacchia Giovanni Caudo - professore universitario ad Architettura a Roma Tre, già assessore all’Urbanistica nella Giunta Marino e, da una settimana, neo presidente del III Municipio (Montesacro) - quando racconta l’episodio: “Appena arrivato, ho ricevuto in sequenza i due Direttori e la segretaria del Presidente e, uno dopo l’altro, mi hanno comunicato la quiescenza e, istintivamente, mi sono chiesto se fossimo in un Centro Anziani invece che in Municipio”.
Presidente Caudo, una settimana è un po’ poco ma lei ha già un modello di lavoro?
“Sì, non farmi dettare l’agenda da facebook ma lavorare sulla programmazione. Dobbiamo essere noi a dare ai social le notizie non il contrario anche perché questo stillicidio di costanti micro segnalazioni, al di là della loro eventuale intrinseca importanza, però mette gli uffici nell’incapacità di elaborare risposte concrete: si finisce per stare sempre e solo nell’emergenza”.
Nel suo Municipio un’emergenza c’è: il TMB Ama sulla Salaria.
“Non è una questione di puzza e basta. È diventata una questione prioritaria di salute pubblica. I cittadini del III non possono vivere come reclusi o con gli antiemetici sempre in tasca. Ho letto che l’assessore Montanari (all’Ambiente, ndr) annuncia la chiusura del TMB per il 2019. Dove si firma?”
Annunci a parte, come intende affrontare il problema?
“L’impianto è utilizzato troppo e male: troppo perché invece di entrare 750 tonnellate al giorno di rifiuti ne entrano molte di più e non sappiamo ancora esattamente quante. Quindi i rifiuti restano nelle vasche, trasformate di fatto in discariche, coperte solo con una tettoia e aperte su tre lati. Quindi, la puzza, specie di sera con il cambio di temperatura, si diffonde ovunque. In attesa che l’impianto chiuda davvero, va usato correttamente: meno tonnellate al giorno. Le altre fuori, anche pagando, se necessario”.
Come in tutta Roma, anche in III il problema buche la fa da padrone.
“Rendo merito alla presidente Capoccioni che mi ha lasciato in eredità alcuni cantieri già avviati che stiamo provvedendo a concludere. A via Giovanni Conti stiamo completando il rifacimento dell’asfalto in prossimità del mercato di Val Melaina e, allo stesso tempo, è stato completato il monitoraggio degli alberi: 7 dovranno essere abbattuti perché pericolanti, gli altri avranno le radici sistemate.
Uno degli alberi che sarà abbattuto lascerà il posto a un nuovo attraversamento pedonale che consenta di accedere al mercato in maniera più diretta e sicura. Poi ci sono altre strade”.
Quali?
“Verrà rifatto l’asfalto a via delle Isole Curzolane dove interverremo prima della riapertura delle scuole per minimizzare i disagi, un altro intervento che ho ereditato dalla precedente Presidenza”.
C’è l’intera rete viaria di Castel Giubileo che è stata letteralmente distrutta da Areti durante lo scorso inverno.
“Ci sono migliaia di segnalazioni come questa e cercheremo di applicare a tutte il regolamento scavi: chi rompe, ripara”.
Il III è anche un Municipio molto “verde”.
“Sì, a parte il monitoraggio dei pini di via Conti, sta terminando (sabato) la pulizia del Parco dei Sassi a Monte Cervialto”.
Presidente Caudo, ha citato due volte la Capoccioni…
“Non fa parte di me appropriarmi di meriti altrui”.
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