Valentina Corrado, consigliera 5Stelle alla Regione, il vincolo sul secondo mandato è ancora attuale? L’eventuale modifica va decisa su Rousseau o basta la segreteria del partito?
Penso che l’esperienza di governo ci ha fatto rendere conto che per portare a termine i programmi, cinque anni non bastano. Rivedere la regola sul secondo mandato, soprattutto per i Sindaci, è un segno di maturità del Movimento. Gli stati generali del M5S saranno il luogo adatto in cui discutere.
Non ho mai nascosto la stima per Virginia la cui esperienza va valorizzata. Non è un caso il fatto che in tanti temono una Sua ricandidatura.
Nel M5S a livello regionale e comunale si moltiplicano le fuoriuscite: Cacciatore e Barillari, Grancio e Montella. Quali rapporti avete?
Direi “Ci siamo visti, non troppo amati e ognuno per la sua strada”. Come gruppo regionale li consideriamo alla stregua di qualsiasi altro consigliere esterno al M5S. Personalmente ho sempre ritenuto che Barillari fosse più impegnato ad occuparsi del personaggio, sensazionalista e complottista, che della Regione. Cacciatore ha sempre affrontato i problemi con l’arroganza di chi crede di avere la verità in tasca. Con posizioni incomprensibili come sui rifiuti: da una parte vuole imporre a Roma la creazione di nuove discariche e dall’altra è sempre presente accanto ad ogni comitato che manifesta contro la realizzazione di nuovi impianti.
Gli espulsi comunque aumentano. C’è un difetto di democrazia interna per cui al dissenso si risponde o con l’auto allontanamento o con l’espulsione?
Nel Movimento ognuno ha sempre espresso il proprio pensiero. L’espulsione è la sanzione applicata a chi non rispetta le regole che il M5S si è dato.
Vicende regionali: il piano regionale rifiuti con i 5Stelle collaterali alla maggioranza e un imbarazzatissimo silenzio sulla vicenda mascherine sono le prove generali di alleanza?
È un errore confondere il lavoro propositivo svolto con l’essere collaterali alla maggioranza. In Regione spesso chi strilla è la vera spalla della maggioranza. Ad esempio, grazie all’aiuto di Lega e Forza Italia il Pd ha zittito il dibattito sul Piano Rifiuti in commissione. E sulla vicenda delle mascherine, il silenzio è stato degli editori nei confronti del M5S.
Zingaretti propone alleanze politiche organiche sui territori. La Lombardi appare già pronta. Cacciatore è dato in ingresso nella formazione di Marta Bonafoni. Barillari è segnalato come prossimo a passare con la Lega. Non c’è il rischio che la liquidità del Movimento conduca a una “spartizione alla polacca” fra i suoi vicini?
Il Movimento ha sempre dimostrato di essere una forza politica fondamentale, necessaria per realizzare obiettivi e fare scelte che vanno oltre le logiche e le ideologie di destra e sinistra. Questa è l’identità che ci contraddistingue.
Qual è la rotta M5S che dovrà uscire fuori dal tour nazionale del Movimento?
Siamo nati nelle piazze e non abbiamo mai smesso di esserci. Ora a causa dell'emergenza sanitaria abbiamo scelto di farlo in maniera virtuale. Lunedì alle 20.30 sarà la volta del Lazio. Insieme agli eletti racconteremo cosa abbiamo fatto per la nostra Regione.
Ferruccio Sansa acuisce lo scontro interno fra Crimi e Di Maio. È un caso isolato o un problema organico?
La sperimentazione delle alleanze elettorali poteva ritenersi chiusa dopo l’Umbria. Il M5S è alternativo alla destra e alla sinistra. Quando abbiamo instaurato rapporti prima con la Lega poi con il PD è diventato complicato spiegarlo ai nostri elettori. Le alleanze pre elettorali con il PD sono un’altra cosa e temo non ci premieranno.
Beppe Grillo, Davide Casaleggio, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Vito Crimi e Alessandro di Battista. Troppi galli nel pollaio?
Ne potrei aggiungere altri di nomi. Il fatto che si esprimano posizioni anche differenti è la dimostrazione della democrazia interna. Servono gli Stati generali per dare voce ai territori, uscire con un nuovo capo politico e entrare in una nuova fase progettuale.
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