Le corse calano principalmente a causa della mancanza di treni: questo è l’impietoso quadro della Roma-Lido di Ostia spiegato, ieri mattina, in Commissione Mobilità da Atac.
Spiega il direttore di esercizio di Atac, Giovanni Nicastri: “Nel 2018 eravamo al 95% di corse effettuate rispetto al contratto di servizio. Nel 2019, anche se il dato è limitato fino a novembre, siamo scesi al 94,5. Le cause sono scioperi, mancanza di personale, cause esterne e soprattutto carenza di treni”. Praticamente, due corse su tre saltano perché non ci sono treni. “Il parco complessivo dei treni è si 15 convogli, di cui 8 Caf e 7 Ma200 (quelli più vecchi e maggiormente soggetti a rottuire, ndr). Nell’ora di punta, fra le 7 e le 9 del mattino e nelle ore serali, sono previsti 9 treni” ma in realtà “oscilliamo fra 7 e 9”. E quando non ci sono 9 convogli disponibili, il servizio va in tilt. Aggiunge Nicastri: “Se salta un treno nell’ora di punta il disservizio all’utenza è altissimo anche se in termini percentuali ha un’incidenza minima sul servizio complessivo”.
Alla seduta era presente anche Nicola Passanisi (Regione Lazio) che ha spiegato i programmi di rilancio della linea, quelli finanziati con i famosi 180 milioni di euro che girano su carta da agosto 2016: “Si parte subito dalle stazioni ferroviarie dove saranno realizzati lavori per l’eliminazione delle barriere architettoniche, per le manutenzioni e per il sistema di comunicazione. Inoltre, si lavorerà di notte per fare le manutenzioni straordinarie sulla linea vera e propria che necessita di ammodernamento tecnologico”. Già, perché non essendo adeguata come sistema di comunicazione, la velocità di percorrenza è stata fatta scendere a 70 km l’ora e, fino a che non saranno completati gli interventi, rimarrà così. Da ultimo, Passanisi è tornato sulla questione del trasferimento della proprietà della Roma-Lido e della Roma-Giardinetti al Comune: “Se per la Roma-Giardinetti ci sono stati atti e documenti e siamo in attesa dell’ultimo via libera per avviare l’iter di trasferimento, per la Roma-Lido servono atti protocollati”. I tweet non bastano. In conclusione della seduta, si è presentato anche l’assessore alla Mobilità del Comune, Pietro Calabrese, che totalmente fuori contesto ha provveduto ad alzare lo scontro politico con la Regione “L'accordo con la Regione, se non prevederà che quest'ultima si impegni a proseguire le linee programmatiche di Roma Capitale per trasformare la Roma Lido in una metropolitana, da parte mia non verrà firmato”. Peccato che lui non debba firmare nulla.
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