Forse i social non bastano più ed ecco che la Giunta Raggi decide, con una delibera approvata il 27 dicembre, di trasformare il bollettino settimanale capitolino “la Sindaca informa” non solo in un notiziario Istituto Luce da pubblicare sulla home page del sito istituzionale del Comune ma anche di farlo diventare una pubblicazione cartacea vera e propria.
Curiosamente, la decisione viene presa sulla base di una legge, la 150 del 2000, che regola sì l’informazione delle pubbliche amministrazioni verso i cittadini, ma che disciplina anche la necessità che a fare informazione siano giornalisti.
E quelli che lavorano all’ufficio stampa del Sindaco e degli Assessori, non hanno mai visto un contratto giornalistico ma solo uno di collaboratori di segreteria. Nel silenzio più totale dell’Ordine dei Giornalisti e dei sindacati di categoria.
Per cui, a breve, nei 15 Municipi, una volta a settimana, arriverà in formato cartaceo la Pravda capitolina con le mirabolanti imprese del Sindaco e dei suoi Assessori visto che, come recita la delibera, “il prodotto è andato acquisendo sempre maggiore notorietà” e che “nel nuovo portale istituzionale di Roma Capitale, che a breve andrà a sostituire quello attuale, non è prevista la possibilità di inserire appositi banner utilizzati finora per fornire maggiore evidenza alle informazioni ritenute particolarmente rilevanti”. Insomma, c’è poca eco per le meravigliose avventure di Virginia.
Il tutto per la modica cifra di 950 euro più Iva per la stampa di 15mila copie, cui sommare 180 euro più Iva per le spese di spedizione.
In totale, quindi, ogni numero costa 1.409 euro. Al mese fanno 5.636 euro che, fino a marzo saranno pagati - ironia della sorte - dal Dipartimento per la Razionalizzazione della spesa (16mila 900 euro), mentre da aprile in poi saranno messi sul bilancio dell’Ufficio stampa (50mila e 700 euro iva compresa). Sarà interessante vedere a marzo come sarà affidata la stampa, visto che, scorporando l’IVA, si scende al di sotto della soglia minima per fare la gara d’appalto e questo sdoppiamento dei fondi suona molto come la storia di Spelacchio: scendere sotto il limite dei 50mila euro per andare legittimamente in affidamento diretto.
La testata de la Pravda, la verità, organo ufficiale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica |
A dirigere l’organo ufficiale dell’informazione grillina è stata chiamata Maria Rosaria Pacelli, classe 1957, già avvocato e assessore ai Rapporti istituzionali del Comune di Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo, iscritta all’Ordine dei Giornalisti pubblicisti dall’aprile 2015, nominata da Virginia Raggi direttore dell’Ufficio stampa a novembre 2016.
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