Molti chiedono lumi e notizie circa le voci su un possibile spostamento del futuro Stadio da Tor di Valle a Fiumicino.
Anticipo la risposta: no, non è possibile.
E ora spiego.
CAMBIARE = AZZERARE
Non è per Fiumicino. È un discorso globale. Qualunque
spostamento, dentro Roma, a Fiumicino, Ciampino o in qualunque altro posto
scegliate implica il totale, assoluto e irreversibile
azzeramento di quanto fatto fino a ora.
Vale per quanti cianciano di Tor Vergata, di
Pietralata, di aree a nord, sud, est o ovest di Roma. Vale per Fiumicino. Per
Tivoli, Guidonia, Caltanissetta, Parigi e Marte.
Tempo buttato: ripartiamo da maggio 2014, quando venne presentato
il progetto e, subito dopo, depositato in Comune.
Soldi buttati: a oggi la Roma ha sostenuto spese per circa 80
milioni di euro che verrebbero presi e semplicemente ridotti a coriandoli.
Fosse solo questo, uno potrebbe anche pensarci. Ma:
usciamo dalla logica SimCity: un edificio
non si sposta con un clic su una mappa. E un progetto non è dato solo dalla
parte estetico-architettonica ma, soprattutto, da quella
ingegneristico-strutturale. Ovvero, per progettare il disegnino di cui si
continua a vedere il rendering, occorre fare dei calcoli che riguardano nell’ordine: il
terreno, la sua capacità di assorbimento idraulico, la sua geologia, la sua archeologia.
Quindi, calcoli di statica, di bradisismo, di idraulica. E solo dopo questi -
che si ottengono, lo ricordiamo, con consistenti sondaggi geologici -
si progettano fondamenta. Il disegnino è la parte estetica. Dietro
l’estetica c’è la statica.
quindi, significa ricominciare a capire se un
terreno è giusto, regge tecnicamente da un punto di vista di statica.
Significa rifare i sondaggi geologici.
Poi, significa rifare l’iter amministrativo che
consiste in:
- Redazione progetto
preliminare (secondo le nuove disposizioni, per
altro, quindi non più uno studio di fattibilità di una sessantina di
pagine con quattro allegati ma un vero e proprio progetto preliminare)
- Conferenza di servizi
preliminare
- Delibera di Giunta comunale
di Fiumicino sul pubblico interesse
- Delibera di Consiglio
comunale di Fiumicino Fiumicino sul pubblico interesse
- Redazione progetto
definitivo
- Conferenza di Servizi decisoria che, se l’area scelta
necessita di variante urbanistica, è di competenza regionale, altrimenti
gestita dal Comune
- Variante e Convenzione urbanistica
approvate dal Consiglio Comunale - IL PUNTO CUI SIAMO ORA PER TOR DI VALLE
- Adeguamento delle carte progettuali a
eventuali prescrizioni della Conferenza di Servizi decisoria, eventuali
osservazioni alla variante urbanistica approvate dal Consiglio comunale,
elementi inseriti nella Convenzione urbanistica
- Check e successiva determina della
presidenza della Conferenza di Servizi decisoria sul recepimento delle
prescrizioni (in Regione se la CdS era regionale e in quel caso occorre
successiva delibera di Giunta Regionale)
- Firma degli atti d’obbligo
CAMBIARE = NUOVO PARTNER
A parte le questioni procedurali, cambiare la
localizzazione significa anche cambiare il partner: niente più
Eurnova con la quale intercorrono rapporto piuttosto consolidati, per
ricominciare da capo con un altro soggetto.
CAMBIARE = ROTTURA COL COMUNE
Solo qualora si giungesse a una rottura
definitiva e insanabile - i cui effetti si vedrebbero a quel punto
in Tribunale - fra il privato e il Comune di Roma si potrebbe
pensare di accantonare l’attuale area e l’attuale progetto in favore di uno
nuovo, con un nuovo partner e un nuovo iter. Ipotesi che, al momento, non
è nel mondo del reale possibile ma solo in quello delle infinite possibilità
degli universi paralleli.
CONCLUSIONE = MA CHE CAMBIARE…
Tutti questi elementi dovrebbero da soli
basta a qualificare gli eventuali e non confermati incontri fra
la Roma e soggetti dell’Amministrazione comunale di Fiumicino per ciò che sono:
se veri, sono al massimo una forma di cortesia nell’ascoltare chi ha una
proposta da fare. Non possono essere neanche considerati una forma di
pressione indiretta sul Comune di Roma perché tutti gli attori di questa
tragicommedia sanno bene quali sono i problemi dietro un’ipotesi di
delocalizzazione del progetto in altra area.
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