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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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martedì 13 febbraio 2018

IL PORTAVOCE DEL SINDACO HA IL "PORTABORSE"


Che il portavoce del Sindaco di Roma avesse diritto al segretario privato è cosa nuova. Ma è quello che con le meravigliose e progressive sorti della Giunta Raggi sta accadendo: uno degli ultimi assunti di maggio scorso grazie al concorsone di Alemanno del 2010, Marco Coppola, infatti, è stato assegnato al ruolo di segretario di Teodoro Fulgione, portavoce della Raggi, con tanto di email istituzionale (segreteria.portavoce@comune.roma.it).













Una première assoluta in Campidoglio: da quando c’è l’elezione diretta del Sindaco mai era accaduto che il portavoce o il capo ufficio stampa (frequentemente un’unica figura) avessero una segreteria personale. Tra l’altro, Fulgione è l’unico giornalista assunto dalla Giunta che goda del contratto giornalistico. Tutti gli altri sia quelli che lavorano nell’ufficio stampa centrale - oramai soprannominato “ufficio smentite” - che i giornalisti in servizio presso i singoli assessori sono stati assunti (nel totale silenzio dell’Ordine dei Giornalisti) con contratti di segreteria politica. Una decisione, questa della Raggi e della sua Giunta, che non solo si scontra con le norme che regolano il funzionamento degli uffici stampa nelle pubbliche amministrazioni ma che rende anche piuttosto insostenibile la stessa posizione del Campidoglio nella polemica sul nuovo sito “istituzionale” accusato dalle opposizioni di essere diventato una macchina di propaganda del Movimento 5Stelle proprio attraverso la centralizzazione della scelta delle notizie da pubblicare. Una centralizzazione giustificata nelle note del Campidoglio di risposta alle critiche proprio con la presenza di giornalisti che, però, sono assunti come segretari.




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