Quanto di prassi e quanto interessati per via della costruzione dello Stadio lo si vedrà nei prossimi giorni. Intanto si registrano gli auguri a Virginia Raggi sia da parte del presidente della As Roma, James Pallotta, che da Daniele De Rossi dal ritiro azzurro di Montpellier.
Alla Raggi, twitta Pallotta da Boston, “auguri di buon lavoro in vista della dura sfida che la attende” mentre Capitan Futuro, all’Ansa articola il pensiero: “Non sono sorpreso più di tanto dalle proporzioni del risultato elettorale per la Raggi, era nell'aria: un grande in bocca al lupo al nuovo sindaco di Roma e al suo staff”, aggiungendo: “Le macerie che sono rimaste sono un'eredità pesante. Roma ha bisogno, se non di una rinascita, di una risalita rapida. Vivendo in centro storico me ne sono reso conto, più di quando vivevo fuori. Sono tifoso del sindaco, lo sarei stato chiunque fosse stato eletto. Dobbiamo tifare la sua squadra, non mettere i bastoni tra le ruote”, chiudendo, poi, con un’annotazione di genere: “La novità non è un Sindaco donna non mi aspetterei niente di diverso da quel che sarebbe stato con un sindaco uomo. La novità è un movimento nato solo 3 o 4 anni fa”.
Intanto anche Paolo Berdini, assessore in pectore all’Urbanistica, torna di nuovo a parlare del progetto di costruzione dell’impianto sportivo di Tor di Valle: “Sullo Stadio della Roma io ho avuto da ridire sul luogo prescelto. Quell’area fu individuata da un’agenzia immobiliare. Ci attrezzeremo per riprendere in mano la situazione con l’amministrazione pubblica, non con un’agenzia immobiliare privata”.
Cosa significhi “riprendere in mano la situazione” si chiarirà nei prossimi giorni.
Mentre in Campidoglio si esaminano le carte progettuali - dovrebbe essere stata completata l’analisi dei documenti del “comparto A1” (Stadio, Nuova Trigoria e Roma Village) e sarebbero stati scaricati i file sulle opere pubbliche per completare il processo di verifica - ci sono una serie di atti che dovranno essere compiuti e che porteranno via fra 15 giorni e un mese circa prima che l'Amministrazione Raggi entri effettivamente in carica e sia nel pieno delle sue funzioni.
E, quindi, tecnicamente in grado di intervenire sulla questione Stadio.
Chiaramente, durante queste settimane, nulla impedisce agli uffici di lavorare, su indicazione del Sindaco e dell'assessore all'Urbanistica, al dossier Tor di Valle.
Il percorso per modificare o revocare la delibera di pubblico interesse appare tecnicamente tracciato.
Occorre un passaggio in Consiglio Comunale per revocare innanzitutto il "mandato" al rappresentante di Roma Capitale in sede di Conferenza di Servizi regionale ad assentire al progetto nei limiti stabiliti dalla delibera del dicembre 2014 (ripartizione dei fondi delle opere pubbliche e dimensione massima delle cubature concesse).
In secondo luogo, nella nuova delibera dovranno essere tecnicamente e giuridicamente motivate in modo inattaccabile le ragioni della revoca o della modifica del pubblico interesse.
Non che questo ponga il Campidoglio al riparo dal rischio che la Roma, come già paventato pochi giorni prima del ballottaggio dal DG, Mauro Baldissoni, intenti una causa per chiedere un risarcimento con tanti zeri al Comune.
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