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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 15 giugno 2016

ECCO LO STADIO DELLA ROMA 11/ BARCHE E ELIPORTO

L'eliporto nel verde

Vicino il Roma Village, dentro il Parco Fluviale, il progetto prevede una superficie pianeggiante e priva di ostacoli per un raggio di 50 metri, da adibire ad eliporto occasionale. La scelta delle pavimentazioni delle aree verdi è di grande importanza per evitare l’impermeabilizzazione del suolo. Tutti i percorsi pedonali lungo la fascia fluviale sono realizzati in ghiaia grossa con cordoli di contenimento in legno. Dallo ponte ciclopedonale che dalla stazione Magliana attraversa il Tevere, il lungo percorso principale che attraversa tutto il parco fino ad arrivare al ponte di collegamento con la stazione Tor di Valle è realizzato interamente in calcestruzzo drenante colorato, che permette alle acque superficiali di penetrare subito attraverso gli strati superiori disperdendosi nel terreno. All’interno del parco sono previsti elementi di arredo urbano: panchine realizzate con strutture in acciaio fissate a terra e listelli in legno accostati; cestini rivestiti in legno; fontanella a colonna in ghisa e rastrelliere per le bici studiate per consentire di legare comodamente il mezzo e assicurare contemporaneamente ruota e telaio per maggiore efficacia antifurto. Non è previsto un sistema di irrigazione automatica poiché le specie scelte sono in grado di svilupparsi anche senza si esso. 

Alla partita in barca

Fra le curiosità del progetto vi sono anche due pontili per l’attracco delle barche sul Tevere. In un primo tempo questi attracchi verranno impiegati come via di trasporto di parte dei materiali da costruzione. Tale soluzione va a favore della sostenibilità economico-ambientale dell’iniziativa e consentirà, sotto il profilo trasportistico, di alleggerire il traffico previsto sulla viabilità ordinaria e, sotto il profilo economico, di ridurre i costi, potendo limitare il numero di trasporti eccezionali su gomma a fronte delle maggiori capacità di carico offerte da chiatte, barge o pontoni”. Ovviamente, terminate le operazioni di costruzione, i pontili rimarranno a disposizione per un servizio di trasporto fluviale, “integrate e coordinate con i progetti pubblici e privati di navigazione fluviale, già elaborati ed in corso di elaborazione, di tutto il tratto urbano del Fiume dal nuovo approdo a Settebagni fino alla foce a Fiumicino”. I due approdi, in tutto simili tra loro, sono dotati di pontile galleggiante per l’ormeggio, passerelle, una piazzola per i mezzi di soccorso, di sistemazioni a verde con modellazione del terreno. Entrambi i pontili sono stati progettati tenendo conto delle variazioni medie annue dei livelli del Tevere.


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