Dalla Regione è partito uno scappellotto dritto dritto al sindaco Marino e alla sua ansia da dichiarazione: "Per evitare di suscitare aspettative non corrispondenti alle previsioni normative è opportuno indicare quali saranno i prossimi passaggi procedurali previsti", dicono da Zingaretti.
In sostanza, la Regione ribadisce in modo molto chiaro che è giunto il momento di smettere di vendersi lo Stadio della Roma come se fosse una cosa già fatta. Quindi, archiviamo l'idea della prima pietra in primavera, come ripete sempre Marino. E piedi per terra.
E giù a ricordare che "è già stata attivata la procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas) attualmente in fase di discussione. Si prevede che il parere verrà emesso nel mese di febbraio 2015". E poi che "la legge prevede che dopo il via libera dell'Assemblea Capitolina, il soggetto proponente presenti al Comune di Roma Capitale un progetto definitivo aggiornato con le eventuali osservazioni richieste dal Consiglio Comunale. Pertanto è bene sottolineare che nessun procedimento amministrativo può avere inizio in sede regionale fino al momento della trasmissione da parte del Comune del progetto definitivo come aggiornato dal proponente".
E torna a parlare dello Stadio anche il patron giallorosso, James Pallotta: "è stato necessario molto tempo ed è stato un sollievo avere l'approvazione e poter andare
avanti con il progetto". Ai microfoni della radio ufficiale della Roma, Pallotta ha poi aggiunto: "Adesso vorrei educare le persone che hanno votato contro perché sono state dette molte cose non vere. Vorrei tutti a favore di questo progetto".
Sull'approvazione della delibera che sancisce il pubblico interesse alla costruzione dello Stadio della Roma di Tor di Valle, avvenuta lunedì sera, in Assemblea Capitolina con 29 voti favorevoli, anche l'assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo, si lascia andare ad alcune considerazioni:
"Attenzione, noi abbiamo compiuto un passo importante ma non è che sono stati approvati i progetti definitivi. Ora i proponenti, Pallotta e Parnasi, devono redigere i definitivi di tutte quante le opere. I tempi non sono facilmente quantificabili per questo, dipenderà molto anche da chi fisicamente e materialmente sarà incaricato di farli. Chiaramente solo dopo che i progetti saranno stati presentati, il Comune potrà valutare se questi saranno coerenti con le condizioni che abbiamo posto e, se così sarà, a quel punto li invieremo alla Regione perché vengano esaminati dalla Conferenza di Servizi decisoria, quella per la quale la legge concede 180 giorni di tempo. Io credo che entro il 2015, se i tempi per fare i definitivi saranno brevi, si potrà avere l'approvazione definitiva in Regione e, da quel momento, ci vorranno 24-30 mesi per i lavori di costruzione".
Il voto di lunedì in Consiglio, però, è sì stato trasversale, dato che alcuni consiglieri di centrodestra hanno votato a favore, ma ha anche segnato una spaccatura nella maggioranza di centrosinistra:
"Ho votato contro la delibera - spiega Riccardo Magi, radicale, eletto nella Lista Civica di Marino - perché ritengo che il progetto sia privo di interesse pubblico e di garanzie. Sono stati compiuti errori procedurali sulla delibera ma soprattutto lo Stadio non rappresenterà, come per altri club europei, una fonte di reddito ma una voce di spesa per la Roma".
Nessun commento:
Posta un commento