Treni che aumentano e parcheggi che diminuiscono. In sintesi si può riassumere così il disegno progettuale imposto dall’Amministrazione Marino a Pallotta per avallare il pubblico interesse del Comune alla costruzione dello Stadio della Roma.
Il famoso “documento di New York”, messo su carta, è molto netto. Si tratta dell’integrazione all’iniziale studio di fattibilità presentato a maggio scorso ed è figlia del viaggio che Marino e Caudo hanno compiuto nella Grande Mela, subito dopo ferragosto, dove hanno incontrato Pallotta, Parnasi, Maes e Libeskind, le due “archistar” chiamate a dar lustro internazionale al progetto Stadio.
Cinque pagine scritte e cinque grafici sono, nei fatti, il progetto per la diramazione della Metro B fino a Tor di Valle e per il ponte ciclopedonale sul Tevere, due delle opere strappate da Marino al duo Pallotta/Parnasi.
Si legge che: “L’area del nuovo stadio ha nelle vicinanze a meno di 1 km in linea d’aria due importanti ferrovie”, la “Roma-Lido che passa a circa 300 m (dallo Stadio) e che ha attualmente un massimo di 6 treni/ora per direzione con una capacità di trasporto di circa 7.200 passeggeri/ora. La capacità della linea con l’attuale segnalamento può arrivare a 12 treni l’ora e a 14.400 passeggeri/ora”. La seconda è il treno regionale FL1 (Orte-Fiumicino Aeroporto) che “passa dall’altra parte del Tevere a una distanza di circa 800 m con la stazione di Magliana, attualmente ha 4 treni/ora per direzione con una capacità di trasporto di circa 3600 passeggeri/ora. La capacità di trasporto della linea può essere raddoppiata semplicemente raddoppiando i treni, operazione consentita dalla lunghezza delle banchine. La capacità passa da 3600 a 7200 passeggeri/ora”. In aggiunta, “le due ferrovie, accogliendo le prescrizioni dell’Amministrazione, saranno ulteriormente rafforzate dalla diramazione della Linea B tra la stazione di Magliana e Tor di Valle, che durante i grandi eventi utilizzerà gran parte della capacità della linea, almeno 16 treni/ora”.
Totale della fiera: una capacità di trasporto teorica di “40.800 passeggeri/ora”.
Secondo punto: i parcheggi. “Rispetto allo studio di fattibilità anche la dotazione dei parcheggi a disposizione degli spettatori è diminuita di circa il 25% da 181.000 a 138.000 metri quadri, sempre nel rispetto della normativa del CONI”.
Ma che succede se, nonostante tutte le chiacchiere, i tifosi andassero allo Stadio comunque in macchina, visto lo stato certo non eccellente del sistema di trasporto pubblico?
Semplice: “Se l’attrattività del trasporto pubblico dovesse risultare inferiore all’obiettivo programmatico, sarà necessario incentivarne l’uso. Sono diversi le misure utili a questo scopo: si può riproporre la tariffazione della sosta, si possono contingentare i posti disponibili e renderli disponibili seguendo un qualche criterio per l’assegnazione a quelli in coda, si possono incentivare gli utenti del trasporto pubblico combinando in modo opportuno prezzo di ingresso con tariffa del trasporto e così via”.
Ma questo benedetto progetto della diramazione della Metro B in cosa consiste?
Si tratta di realizzare “due binari paralleli alla Roma-Lido di 3 km. La realizzazione è in deroga alla normativa, tra cui la fascia di rispetto. La soluzione prevista utilizza alcune infrastrutture del deposito adiacente per circa la metà del percorso. In particolare il sedime ferroviario e il salto di montone”. In più, oltre gli scambi, il sistema di segnalamento, le barriere antirumore e annessi vari, la stazione di Tor di Valle dovrebbe essere rifatta “per accogliere 4 nuovi binari e rispettive banchine sotto/sovrappassi pedonali”.
L’altra opera prevista è il ponte ciclopedonale necessario per utilizzare la Orte-Fiumicino Aeroporto alla Stazione Magliana. “L’intero percorso si sviluppa, ad ovest della linea ferroviaria esistente, per circa 1050 metri. La passerella ha una larghezza netta di 4 metri. Il percorso è delimitato da un parapetto su ciascun lato alto un metro e mezzo. La passerella deve superare notevoli dislivelli: l’autostrada Roma – Fiumicino e i due argini del Tevere. Lasciando una luce libera di almeno 4,50 m sull’autostrada e di 2,50 m sugli argini, in uno dei quali è presente una pista ciclabile con cui la nuova passerella dovrà interconnettersi”.
Costi delle due opere - come annunciato dall’assessore Caudo - sono stimati in 50 milioni 485mila e 900 euro per la metro e in 7,5 milioni di euro per il ponte ciclopedonale.
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