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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 18 novembre 2017

COLLE OPPIO, ATTI IN TRIBUNAL E COMINCIA LA BATTAGLIA


Alla fine il ricorso al Tribunale Amministrativo regionale è arrivato: Fratelli d’Italia - difesa da un pool di avvocati coordinati da Zazza e Del Balzo, con Borre’, Andriani, Dichiara - porta in tribunale il Campidoglio a 5Stelle per lo sfratto della storica sezione del Colle Oppio dalla sede di via delle Terme di Traiano.
Lo sfratto era stato eseguito alle cinque di mattina, da una pattuglia di Vigili Urbani, lo scorso 31 ottobre e aveva dato immediatamente il via a un balletto di accuse. Da un lato il sindaco, Virginia Raggi, e il suo assessore al Patrimonio, Rosalba Castiglione, ad accusare Fratelli d’Italia di essere morosi e abusivi. Dall’altro, il partito della Meloni, con ricevute alla mano, ad accusare la Giunta Raggi di aver compiuto un atto illegittimo per danneggiare la reputazione di FdI alla vigilia del voto a Ostia. 
La vicenda si interseca poi con la cacciata di Andrea Mazzillo da assessore della Raggi al Bilancio e Patrimonio: poco prima di essere defenestrato, Mazzillo, il 9 giugno, aveva portato in Giunta e fatto approvare, una memoria che, facendo proprio un Ordine del Giorno proposto e approvato dai grillini in Consiglio comunale (il 79 del 9 maggio), sospendeva tutti gli sgomberi in atto fino alla definizione del nuovo regolamento. 
Ora si arriva alle carte bollate: stamattina il ricorso sarà notificato al Campidoglio e, più o meno entro una trentina di giorni, i giudici dovranno decidere se la Meloni e i suoi sono abusivi e morosi, come sostiene la Raggi, oppure se la Raggi e la sua Giunta hanno compiuto un atto illegittimo, come sostiene Fratelli d’Italia. 
Il ricorso, di una ventina pagine, è articolato sulla ricostruzione dell’iter amministrativo che già evidenzia un enorme buco. Negli atti notarili del 1925 e 1935 che assegnavano all’allora Governatorato di Roma (antenato del Comune di Roma, ndr) la proprietà di una serie di aree, i locali della sezione del Colle Oppio erano indicati come proprietà privata dei Principi Brancaccio. E, quindi, non sarebbero locali di proprietà pubblica ma privata. 
Dopo di che gli avvocati della Meloni evidenziano la contraddittorietà degli atti assunti dalla Raggi: prima si avviano le procedure di sfratto, poi si sospendono con la Memoria Mazzillo, ma ripartono dopo cinque mesi di silenzio per concludersi con i vigili all’alba del 31 ottobre. 
Altro elemento: i difetti di notifica. Secondo i legali di Fratelli d’Italia il Campidoglio ha compiuto una serie di errori nel notificare gli atti: un po’ come se la multa venisse portata all’indirizzo sbagliato. Per cui, ne deducono, è stato cancellato il diritto al cosiddetto “contraddittorio”, cioè alla possibilità di essere ascoltati dalla Pubblica amministrazione e poter produrre documenti utili. 
Altri motivi di nullità, vanno ricercati nell’abuso d’ufficio (ci si “doveva attenere agli atti consiliari e di indirizzo di Giunta e tenere conto dell’affidamento di FDI alla trattativa in corso sulla corretta determinazione del canone che presupponeva almeno un’alta possibilità di definizione favorevole al rinnovo della concessione”) e nell’eccesso di potere (errori nella quantificazione dei giorni necessari a FdI ad adeguarsi alle richieste del Campidoglio). Per queste ragioni, concludono gli avvocati, vanno annullati tutti gli atti di sfratto. Prossimo appuntamento il Tar che dovrà anche decidere sulla richiesta di sospensiva, “tanto più necessaria - spiega l’avvocato Roberto Zazza - viste le dichiarazioni rese dall’assessore Castiglione in Commissione circa la trasformazione della sezione Colle Oppio in un magazzino”.
Ieri mattina, poi, una nuova sorpresa: “sul cancello di ingresso - afferma ancora Zazza - è stato trovato un Ordine di Sequestro fatto sempre dai Vigili urbani, inviato al Pubblico ministero per la convalida. Strane coincidenze: due atti, sfratto notturno e sequestro mattutino, tutti da giudicare, e tutti disposti il giorno prima del voto” a Ostia, primo turno e ballottaggio.

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