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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 4 agosto 2018

TROPPI IMMIGRATI. ROMA È AL COMPLETO



La prima distinzione da fare è fra quelle persone che vengono assistite dallo Stato attraverso il Servizio di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati, lo Sprar, o i Centri di Assistenza Straordinaria (Cast) della Croce Rossa, e poi tutti gli altri. Perché non ci sono solo i rifugiati “ufficiali” ci sono anche un gran numero di migranti che, una volta sbarcati, si perdono fra una richiesta di asilo, un foglio di via, un decreto di espulsione o, per dirla con il procuratore di Genova, Cozzi, con attività illecite. 
I numeri romani sono piuttosto chiari: la Croce Rossa romana ha 3 Cast che potrebbero ospitare al massimo 480 profughi. Al momento sono, invece, 291: 111 al Campo Enea di Casalotti, 150 a Pietralata e 30, solo donne, a Ramazzini (da non confondere con le strutture che ospiteranno gli ex abitanti del Camping River). 
Poi ci sono i Centri Sprar dello Stato. A Roma i centri Sprar (dati 2016) sono 46 con una capacità massima di accoglienza di 2764 posti. Nel 2016 (ultimo anno disponibile) risultavano occupati 1.932 posti. Nei 46 Centri Sprar sul territorio capitolino è anche inclusa una Casa Famiglia per immigrati affetti da disagio mentale che contava 6 ospiti. 
Per il triennio 2017/2019 il Ministero degli Interni ha deliberato un finanziamento di poco meno di 108 milioni di euro per l’accoglienza ordinaria e 780 mila per il disagio mentale. 
Sono 17 gli organismi che gestiscono quesi 46 centri, alcuni sono nomi legati al mondo cattolico come il Centro Astalli, che gestisce 4 punti di accoglienza per 133 posti (“Pedro Arrupe” a Villa Spada, 40 posti; “San Saba” a piazza Bernini, 28; “Casa di Giorgia” sulla Laurentina, 30 posti; “Il Faro” a via Virginia Agnelli con 35 ospiti) o Domus Caritatis che, primatista nei numeri, assiste 732 migranti in ben 11 strutture (due a Guidonia ciascuna da 74 posti, una a Pantano, 70 posti; poi a Mostacciano, 115; Fosso dell’Osa, 80 migranti; via Alighieri nel Comune di Gerano in provincia di Roma che assiste 56 persone; a Grottarossa, 36 posti; e 4 nel V Municipio a via Paolo Savi, 75 assistiti; a via Sant’Alessio in Aspromonte, 40 posti; a via dei Codirossoni, con 80 richiedenti asilo; a via Poseidone, 32 posti).
C’è, ovviamente, Sant’Egidio con la storica sede di piazza Santa Maria in Trastevere dove trovano ospitalità 30 persone. 
Sempre legata al mondo dell’assistenzialismo cattolico, ci sono i 7 centri gestiti dalla Casa della Solidarietà che con 510 assistiti si colloca in seconda posizione fra i centri più attivi. E sarebbe stata in testa se nel Centro Enea di via di Boccea fossero rimasti i 440 assistiti diminuiti nel 2016 a 98. 
Poi ci sono altri nomi, diventati noti a seguito dell’inchiesta Mafia Capitale da cui, ovviamente, le società sono poi uscite fuori, come la Eriches 29 che gestisce 7 centri per un totale di circa 360 ospiti: due a Tivoli con 108 assistiti; due in via del Frantoio (99 richiedenti asilo); uno a Licenza, comune di 1000 abitanti in provincia di Roma, con 74 posti; uno ad Ariccia, altri 60 posti, uno a Ponte di Nona, ancora 74 ospiti. La Eriches 29 ne aveva anche un altro, “Casa Nur” nell’VI Municipio, con 80 posti ma è stato chiuso a inizio 2017. 
Ci sono, poi, quegli organismi che gestiscono uno o due centri assistendo un totale di 522 persone: Aelle Il Punto, Arci Roma, Acisel, Magliana 80, PID, Eta Beta, Idea Prisma, Zero In Condotta, Solco, Cooperativa Roma Solidarietà CIR e Virtus Italia. 
In termini geografici, 8 centri sono collocati in Comuni esterni alla Capitale, e 36 sono nel territorio amministrato dal Campidoglio: 2 nel I Municipio Centro Storico, 4 nel II Parioli/Nomentano, 3 nel III Montesacro, 4 al Tiburtino, 14 al Prenestino/Centocelle, 3 al sesto “delle Torri”, uno al Tuscolano, 3 all’Appia Antica, uno ad Ostia e uno al XII. In totale - sempre dati 2016 - sono assistiti quasi 2100 persone negli Sprar e 611 nelle strutture comunali, 6 nei dormitori d’emergenza e 6 assistiti con disagio mentale, ma con una lista d’attesa che sfiora le 3mila unità. 




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