Presentato ieri mattina in Campidoglio il progetto della Polisportiva Ss Lazio per la costruzione di un complesso sportivo da edificare nell’ansa del Tevere fra la via Flaminia, la Salaria e Castel Giubileo.
L’idea, in sintesi, è quella di costruire un complesso sportivo, una serie di opere pubbliche - l’elenco include una nuova sede per il XV Municipio, abitazioni per 50 famiglie che vivono in zona a rischio esondazione, un ponte sulla Tiberina di connessione diretta con il Raccordo e il raddoppio di parte della stessa Tiberina, parcheggi di scambio per 4mila vetture a La Celsa sulla Roma-Viterbo - e, a sostegno economico dell’intervento, un albergo, uno studentato, un cento commerciale a vocazione sportiva, una struttura sanitaria dedicata alla medicina dello sport e una residenza sanitaria assistita.
Non pochi i problemi: vincoli archeologici per i quali sarà necessario un nulla osta della Soprintendenza speciale, vincoli paesistici con modifica in discussione alla Regione Lazio, vincoli per il Tevere che richiederanno interventi mirati e specifici (e che già hanno sollevato la reprimenda di Cristina Grancio, consigliere comunale ex 5Stelle ora nel Gruppo Misto).
L’obiettivo finale è quello di realizzare un parco sportivo di 31 ettari con campi di calcio, rugby, hockey, basket, pallavolo, tennis, calcetto, con piscina olimpionica coperta e palazzetto dello sport annesso. Tutto ciò verrà poi ceduto in uso gratuito alla Polisportiva Ss. Lazio. Da ultimo, nella proposta, la Polisportiva chiede al Campidoglio di avere in uso il complesso dello Stadio Flaminio, dove realizzare un museo della Polisportiva, un teatro all’aperto, e il Palazzetto dello Sport di viale Tiziano dove verrebbero a trovar casa tutte le attività sportive indoor.
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