Cinque mesi per la revisione ventennale delle scale mobili della stazione metro A di Valle Aurelia che, ieri, ha riaperto. Tanto ci ha messo Atac per completare un adempimento previsto per legge: tutti gli “impianti di traslazione”, cioè scale mobili, montascale e ascensori, devono essere sottoposti a revisione programmata ogni 20 anni.
Valle Aurelia aveva chiuso tutti i suoi impianti a fine maggio scorso. Sono, quindi, cinque mesi giusti giusti quelli che Atac ha utilizzato per concludere una revisione che doveva essere programmata da tempo.
Ora è il turno di Baldo degli Ubaldi, sempre linea A. Che è addirittura chiusa. L’annuncio dell’Azienda parla di tre mesi di fermo per consentire la revisione di tutte le scale mobili e gli ascensori. Quindi, con possibile riapertura per metà gennaio. Dopo di che, sarà il turno di Cornelia. Visto proprio il precedente di Valle Aurelia, più di qualcuno fra gli utenti si pone l’ovvio quesito: basteranno tre mesi per Baldo degli Ubaldi?
Il problema delle scale mobili - è giusto di un paio di giorni fa la chiusura della fermata Vittorio Emanuele per la rottura dell’ultima scala mobile superstite - sta affliggendo la metropolitana romana da oltre un anno. Di fatto, da quando l’attuale management Atac ha bandito e poi assegnato una gara d’appalto per la manutenzione con un ribasso finale che ha sfiorato il 50% sul prezzo di partenza. Sin dall’inizio gli utenti avevano segnalato il moltiplicarsi di episodi di rotture degli impianti. Per arrivare poi al terribile incidente di ottobre 2017 a Repubblica, con i 40 tifosi russi della CKSA feriti dal crollo della scala. E, ancora, a Natale le chiusure a singhiozzo anche di Barberini e Spagna, culminate poi nello stop definitivo di fine marzo scorso con Barberini ancora chiusa e decine e decine di altri impianti fermi praticamente in tutte le stazioni delle tre linee metro.
Nessun commento:
Posta un commento