Mentre presidi e medici lanciano l’allarme sui rischi per la salute, oggi pomeriggio alle 14.00, Virginia Raggi, sindaco di Roma, riferirà in Aula al Consiglio comunale sulla “situazione societaria di Ama e Roma Metropolitane” mettendo così una pezza alla mancata presenza in Aula martedì, nonostante le pressanti richieste delle opposizioni, con i lavori che erano stati bruscamente interrotti dalle notizie sopraggiunte in Aula sulle dimissioni del Cda di Ama e per la carica della polizia contro i lavoratori di Roma Metropolitane.
Oggi, giornata di dichiarazioni: la politica, più o meno indistintamente, chiede le dimissioni della Raggi e il commissariamento di Ama (strada giuridicamente non percorribile). Qualcuno aggiunge alla richiesta di dimissioni anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti. E è prevista per domani la formalizzazione del nuovo amministratore unico, Stefano Zaghis, attivista 5Stelle della prima ora, nominato nel momento più buio a risollevare le sorti dell’Azienda dei rifiuti.
In Campidoglio la rigidità sulla questione conti e bilanci non sembra attenuarsi neanche di fronte alle dimissioni del secondo management in tre mesi: a Palazzo Senatorio sono certi di aver ragione sui conti.

E veniamo all’allarme lanciato dai medici e dai presidi. “A Roma si rischia l'emergenza sanitaria per i rifiuti” affermano Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti, presidente e vice presidente dell'Ordine provinciale dei medici-chirurghi e degli odontoiatri (Omceo) di Roma. Aggiungendo: “Occorre evitare che si creino cumuli di immondizia e che un simile degrado diventi attrattivo per gli animali. Non c'è tempo da perdere”. A raddoppiare l’allarme anche l’Associazione nazionale Presidi: “Come segnalato da molti presidi, sia in zone centrali della città sia in periferia la situazione dei rifiuti abbandonati presso gli edifici scolastici o all'interno dei cortili sta aggravandosi di giorno in giorno. Chiediamo che ogni Asl di zona si attivi per verificare lo stato igienico-ambientale ed eventualmente proceda alla richiesta di chiusura degli istituti”.
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