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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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giovedì 31 ottobre 2019

STADIO, SERVIRANNO 18 MILIONI IN PIÙ


Un altro tassello nella lunga vicenda del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle va a posto. Le due diligence richieste dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, all’indomani dell’arresto di Luca Parnasi sono concluse. E danno tutte il via libera. 
Che fossero positive era già trapelato nei mesi scorsi ma mancava l’ufficialità. Che ora è arrivata. Tre relazioni - quella del direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti; del direttore del dipartimento Lavori Pubblici, Roberto Botta; e del dipartimento Mobilità, Carolina Cirillo - danno piena luce verde. Quella del direttore del Dipartimento Urbanistica dà pure il via libera alla regolarità delle procedure seguite ma ha anche evidenziato un piccolo errore di calcolo: servono altri 18 milioni che la Roma dovrà versare al Campidoglio. 
Tema estremamente tecnico che si può riassumere in un controllo approfondito dei diversi terreni e delle proprietà. Una parte (oltre la metà) è di proprietà di Eurnova che l’ha acquistata dalla Sais in fallimento. Un’altra parte, circa l’8%, è di proprietà pubblica e sono le aree limitrofe alle strade, alla stazione di Tor di Valle e così via. Il resto sono terreni di altre proprietà (quasi tutte riconducibili a società del Gruppo Armellini) e che dovranno essere espropriate per consentire principalmente la creazione del parco fluviale. Ecco, il ricontrollo delle aree si è concentrato su queste ultime e, da verifiche e controlli incrociati sulle mappe del catasto è emerso un errore nei conteggi che per essere rimesso a posto richiederà un esborso aggiuntivo di circa 18 milioni di euro da parte della Roma. Diciotto milioni di euro che in termini percentuali sono l’1,75% del valore globale del progetto: durante il controllo, infatti, è stato anche verificato l’esatto ammontare dell’investimento totale che la Roma dovrà sostenere che è 1 miliardo e 25 milioni di euro

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