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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 26 ottobre 2019

SCIOPERO GENERALE, LA CAPITALE SI FERMA


Sullo sciopero generale in programma per domani da parte di tutti di dipendenti della galassia delle società partecipate dal Comune di Roma si apre lo scontro politico fra il Sindaco, Virginia Raggi, e la Cgil e, al contempo, sale l'inquietudine per le condizioni della città durante e dopo l’agitazione dei lavoratori.
Da un punto di vista pratico, ci sono da registrare le preoccupazioni espresse dal garante dell’Infanzia del Lazio, Jacopo Marzetti, che in una lettera al sindaco Raggi, al presidente della Regione, Zingaretti, e al ministro della Salute, Speranza, scrive: “richiamo la vostra attenzione sulla necessità di assicurare l’erogazione dei servizi minimi essenziali presso gli istituti scolastici e più in generale presso tutte le strutture pubbliche in cui siano presenti minori”. 
Perché il primo fronte di impatto dello sciopero sulla città sarà proprio la raccolta dei rifiuti: 7.500 dipendenti di Ama si fermano. E se l’ironia sui social (“dove sarà mai la differenza?”) fa sorridere, il problema è serio: il sistema del ciclo dei rifiuti è già ben oltre il limite del collasso. Di fatto, la città è in emergenza dalla primavera e ogni nuovo scossone, come uno sciopero, può determinare nuove settimane di passione odorifera per i romani. Non a caso, il garante per gli scioperi ha esortato Ama a riprendere immediatamente il lavoro anche con turi doppi e straordinari. 
Il secondo fronte sarà quello dei trasporti: almeno dalle 20 alle 24 rischia di fermarsi il già disastrato sistema della mobilità pubblica. Venerdì sono in programma due scioperi su Roma: uno, di 24 ore, e poi quello generale contro la Raggi dalle 20 di sera fino a fine servizio. In aggiunta a uno del Cotral e a uno di alcune sigle sindacali autonome del gruppo Ferrovie dello Stato: garantiti i regionali nelle fasce di garanzia (6-9 di mattina e di sera), regolari i treni Freccia e quelli Leonardo Express per Fiumicino aeroporto. 
Politicamente ancora una giornata pesante: da Fratelli d’Italia, Marco Visconti ricorda come la Multiservizi, “3500 persone a rischio lavoro” operi non solo sui rifiuti ma anche a scuola, sul verde  pubblico e con i disabili, mentre si registra uno scontro fra Landini, segretario della Cgil (“I servizi non funzionano”) e la Raggi (“sindacati hanno rifiutato il confronto”).


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