“Maggiore cautela”: diplomaticamente ma fermamente Franco Gabrielli, capo della Polizia, apostrofa “il delegato dell’assessore” che chiedendo “l’intervento della polizia” ha finito per provocare il parapiglia in cui Stefano Fassina è rimasto ferito.
Luca Pasqualino, classe 1982 della provincia di Latina, è il delegato di Lemmetti, l’assessore al Bilancio e Partecipate. È entrato in Campidoglio prima nello staff del primo assessore alle Partecipate della Giunta Raggi, Massimo Colomban, con uno stipendio lordo annuo di 44mila euro. All’addio di Colomban viene confermato dal successore, Alessandero Gennaro, con un sostanzioso aumento di stipendio a 66mila euro lordi annui. Sparito pure Gennaro, Pasqualino passa sotto Lemmetti a quasi 70mila euro lordi annui. Docente in corsi universitari per conto di Lemmetti segue proprio le partecipate, conti e bilanci.
E ieri seduta della Commissione Mobilità su Roma Mobilità con coda polemica fra l’assessore Lemmetti, e il dimissionario Ad di Roma Metrpolitane, Marco Santucci.
Secondo Lemmetti: “A dicembre l’Assemblea capitolina è intervenuta con un nuovo contratto di servizio per l’azienda, ma non c'è un atto ufficiale nel quale l'Amministrazione recepisce le esigenze della società, che nel 2019 ha visto il suo piano industriale fortemente compromesso”. Per cui, il Campidoglio “ha deciso la messa in liquidazione”. Per il Dg del Comune Giampaoletti: “non siamo riusciti a creare un equilibrio economico dell'azienda per colpa dei meccanismi contrattuali. Per noi una liquidazione controllata potrebbe essere la soluzione migliore”. Infine, per il neo assessore ai Trasporti, Pietro Calabrese: “Rispetto alle attività in corso non c’è un ripensamento. Su Metro C ci sono attività in corso che per ora rimangono segrete”. A parte le proteste e l’interrogativo su cosa ci sia di segreto nel progettare una metropolitana, a smontare le tesi del Campidoglio ci pensa Marco Santucci, fino a qualche giorno fa Ad di Roma Metropolitane che prima sottolinea come sia la prima volta in un anno che incontra l’assessore Lemmetti e poi attacca duro: “Perché il Comune non ci ha pagato le fatture? Perché da 2 anni non ha ancora prodotto la delibera Salini (contenziosi sulle metro, ndr) da 6 milioni che affossa i nostri conti? Perché ci sono mancati pagamenti pari a 3 milioni da parte del dipartimento che poi gravano sul nostro bilancio? Si sapeva dal 28 ottobre 2018. E perché non avete ancora approvato il piano industriale dopo 6 mesi dalla sua presentazione?”. E, dopo la Melara e la sua lettera di dimissioni da Ama incentrata sull’inerzia dei grillini, un altro manager (nominato dai 5Stelle) batte sullo stesso tasto: “Non capisco questa inerzia del Comune: il 28 dicembre è stato deliberato il contratto di servizio firmato il 19 febbraio. Ho presentato il piano industriale, condiviso con il Comune, ma passano altri 6 mesi senza che questo venga approvato. A qualcuno prima o poi la dovrete giustificare questa liquidazione". E Lemmetti uscendo a chi chiedeva conto delle fatture non pagate: “non rispondo alle provocazioni di Santucci. È dimissionario. E ha portato delle carte portando avanti una tesi per avere degli applausi”.
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