Oggi, sabato, niente blocco del traffico. Nonostante i dati sulla qualità dell’aria siano in costante peggioramento, il Campidoglio si aggrappa alle previsioni meteo che danno pioggia per il primo giorno del weekend e non proroga per la terza volta l’ordinanza di stop alle auto, compresa la contestatissima estensione della limitazione anche i diesel euro6.
Perché le polemiche non sono tanto e solo sul blocco del traffico in sé alla cui rituale inutilità, tutto sommato, i romani sono rassegnati. Piuttosto, a sollevare il polverone è la decisione della Raggi di estendere lo stop alle auto anche a quelle con i nuovi diesel euro6. Salva la partita di campionato in programma oggi all’Olimpico alle 15.00 fra Lazio e Sampdoria.
Ovviamente, confermata la domenica ecologica: domani, 19 gennaio stop all’interno della fascia verde a tutti i veicoli a motore fra le 7.30 e le 12.30 e, poi, nuovamente fra le 16.30 e le 20.30. Il divieto vale anche per chi ha i permessi di accesso e circolazione alla Ztl.
La nota del Campidoglio recita che “le ultime previsioni fornite da ARPA Lazio sulla qualità dell’aria a Roma indicano un progressivo miglioramento nelle prossime 72 ore”, quindi, visto che, appunto, c’è la domenica ecologica, “per la giornata di domani, sabato 18 gennaio, non si ritiene necessaria l’adozione di alcun provvedimento di limitazione della circolazione veicolare”.
Forti i dubbi che la decisione dell’Amministrazione grillina sia legata alla quantità di polemiche di questi giorni: polemiche nate dalla decisione di inserire i diesel euro6, ultima generazione e con emissioni minime, lasciando in circolazione le ben più inquinanti vetture a benzina euro3, i vecchi diesel di Atac, le macchine di servizio dei Vigili (non tutte ultimi modelli) e persino i pullman turistici.
Decise le prese di posizione contro questa decisione - non certo contro il blocco del traffico in sé - da parte di esperti del Cnr, di Enea e di Aci, oltre all’Unione Petrolieri, al Codacons e ad Assotutela.
Per difendersi, la Raggi, nell’abituale post su Facebook inserisce un collegamento a una “relazione degli uffici tecnici” del Campidoglio che indicano come “le principali fonti” inquinanti di polveri e ossidi “sono rappresentate dal traffico veicolare e dagli impianti termici”. Secondo il Campidoglio, “circa il 63%” delle polveri e il 71% dell’ossido è dovuto al traffico veicolare. Colpa dei riscaldamenti il 33% delle PM10 e il 15% degli ossidi. Dato confermato sostanzialmente da una nota di Ispra (l’agenzia governativa dell’ambiente) e Arpa Lazio (quella regionale responsabile anche delle rilevazioni). Il sotterfugio della relazione comunale però è quello di non specificare il “peso” dei diesel euro6 limitandosi a parlare solo genericamente di “veicoli diesel”, come se un euro 0 e un euro 6 fossero uguali.
La stessa Arpa, però, conferma la totale inutilità del blocco del traffico: lunedì 8 centraline su 13 sforavano i limiti; martedì, quando è scattato il blocco, erano 9. Mercoledì 15, secondo giorno di stop, erano sempre 9 su 13 ma con valori in aumento. E giovedì, addirittura 11 centraline su 13 segnavano lo sforamento.
Due elementi soprattutto hanno fatto infuriare i romani che hanno commentato in spirito “pasquiniano” il post della Raggi: il ritardo nelle comunicazioni arrivate sempre nel tardo pomeriggio e valide per il giorno seguente. E, appunto, lo stop ai diesel euro6.
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