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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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giovedì 9 gennaio 2020

METRO, BARBERINI BOCCIATA, SCALE MOBILI IN TILT


Barberini metro A resta chiusa. Almeno fino a fine mese. Forse. E, quando riaprirà, sarà solo in uscita. Il problema sono sempre e ancora le scale mobili: a Barberini sono 6 e solamente 3 hanno avuto il via libera da parte dell’ufficio del Ministero. La quarta no: permangono ancora problemi al sistema frenante. Per aprire la stazione, solo in uscita, servono 4 scale funzionanti. Ecco, quindi, che a quasi un anno dalla chiusura ancora non si vede giorno. Tanto che Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti, tuona: “Siamo sconcertati. Dopo 290 giorni nulla è cambiato e la possibile riapertura slitta ancora. Per commercianti, romani e turisti dopo il danno la beffa. Ancora inefficienza e disservizi sul fronte trasporti”. Pica aggiunge: “in questi giorni di saldi è andata in scena l'ennesima figuraccia, Barberini chiusa e Spagna in tilt. Le navette sostitutive, come denunciato dalla Fiepet-Confesercenti, si sono rivelate nettamente insufficienti. Nei prossimi mesi il danno per i pubblici esercizi continuerà a crescere e il pil dell'economia cittadina scenderà in caduta libera”. Conclusione: “La Raggi batta un colpo”. 
Ci fosse solo Barberini, sarebbe un dramma solo limitato. Ma basta dare uno sguardo al sito aziendale di Atac per vedere come scale mobili e ascensori siano una delle piaghe più purulente di questa Amministrazione. Basti solo un dato: da Spagna a Battistini, un terzo della linea, ogni fermata ha almeno un impianto fermo. Con le ultime 5, Cipro, Valle Aurelia, Baldo degli Ubaldi, Cornelia e Battistini che hanno tutti gli impianti fermi. Banalmente: Atac non ha saputo programmare la revisione ventennale delle scale mobili e degli ascensori. Quindi, tutti fermi: Baldo degli Ubaldi e Cornelia sono chiuse, dato che sono stazioni profonde. Le altre tre sono aperte, essendo più in superficie. Ma un anziano o un portatore di handicap è totalmente tagliato fuori dall’accesso alla metro. Il tutto nel silenzio più vergognoso di Virginia Raggi, solitamente ciarliera sui social per rivendicare i suoi mirabolanti successi. Oggi, seduta di Commissione Mobilità dedicata alle scale mobili con la consigliera Svetlana Celli che chiede le “carte di Atac” per evitare l’ennesima, inutile pagliacciata. 

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