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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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lunedì 9 dicembre 2019

TERZO FLAMBUS IN 3 GIORNI


E siamo a 32: il conto dei bus flambé del 2019 ha subito un’improvvisa impennata negli ultimi giorni. Ieri mattina, intorno alle 10, svampa e finisce in cenere una vettura in servizio sulla linea 708, quella che va Via Iris Versari (Mostacciano/Spinaceto) fino all’Eur, piazzale dell’Agricoltura. Una sola passeggera al momento del rogo con l’autista che ha la prontezza di far accostare la vettura più lontano possibile dai palazzi prima di abbandonarla al suo triste destino, all’incrocio fra via Elio Chiarini, via Vinicio Cortesi e via Marcello Garosi. Dall’incendio, domato dai Vigili del Fuoco, non si è salvato un grosso pino che dovrà certamente essere monitorato e, probabilmente, abbattuto. 
La vettura arrostita era uno dei vecchissimi “puffocitaro”, versione color puffo dei Mercedes Citaro ed era in servizio dal 2001, quando sindaco era un Walter Veltroni appena arrivato. 
Appena due giorni prima se n’erano andate nel cimitero degli elefanti motorizzati un bus Atac al Fosso della Magliana e uno di Roma Tpl a Ponte di Nona. Il tutto, quindi, porta il computo totale dei bus che hanno 
“incontrato il fuoco” a 32 nel 2019, 4 di Roma Tpl, tutti gli altri di Atac. Di questi 32, il conteggio ha due casi - 29 maggio, linea 119 a via Sistina; e, 24 luglio, linea 409 a Portonaccio davanti Muccassassina - che Atac ha etichettato come “malfunzionamento” del sistema antincendio. Dei 30 rimasti, 17 sono stati totalmente distrutti e 13 solo danneggiati. Ultimo dato statistico: di quelli danneggiati, quattro risultano tornati in servizio.
Se si allarga il conteggio a far data dall’insediamento dei grillini in Campidoglio e di Virginia Raggi a Palazzo Senatorio, le statistiche a oggi riportano 101 vetture bruciacchiate: 14 nei 6 mesi pentastellati 2016 alla guida del Comune nel 2016, poi 22 nel 2017 e 33 nel 2018.
Giusto in occasione del rogo del Fosso della Magliana all’alba di un paio di giorni fa, Atac aveva molto imprudentemente annunciato che “il totale degli episodi di incendio nell'anno in corso risulta inferiore di circa il 60% rispetto a quanto osservato nell'anno scorso”. Statistica che già era ottimistica quando era stata diffusa - in realtà, in percentuale, la diminuzione era solo del 53% - ma che con l’ultimo rogo è oramai definitivamente archiviata come prematuraDal 2016 a oggi sono 58 le vetture del trasporto pubblico che sono andate completamente distrutte (4 di Roma Tpl) e questo è uno degli elementi che spiega come mai l’arrivo, oramai completo, dei 227 nuovi bus turchi (che la Raggi ha presentato già oltre una decina di volte in giro per la città) non riesca a risollevare le sorti dell’Azienda che continua a perdere chilometri nel servizio di superficie. L’ultimo computo - aggiornato con i dati di ottobre 2019 - fa segnare un -15% fra i km programmati nei primi 10 mesi dell’anno (78,5 milioni) e quelli effettivamente percorsi (66,5 milioni) dai soli autobus. Sull’intero servizio di superficie (bus, tram, filobus e elettrici) siamo a 71 milioni di km percorsi contro 64,6 programmati (-16%).


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