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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 7 dicembre 2019

ALTRI DUE AUTOBUS FLAMBÉ


Ancora due autobus in fiamme con lo strascico di piccole querelle polemiche. All’alba di ieri mattina, in prossimità del Grande Raccordo Anulare zona Romanina-Torrenova, solita scenda: bus vuoto, iniziano le fiamme, autista che prova a spegnerle senza riuscirci, vettura carbonizzata.

Una scena che, da quando la Raggi siede a Palazzo Senatorio (giugno 2016), stando alle cronache, è già avvenuta 56 volte. In altri 35 casi invece l’autista è riuscito a domare le fiamme. Cinque volte invece è bastato il sistema antincendio a bordo delle vetture. Delle quaranta danneggiate dal fuoco, il computo riporta che 28 di esse sono state recuperate e sono rientrate in servizio.
Si tratta di dati a spanna, ottenuti dai casi di cronaca, dalle comunicazioni ufficiali dell’Azienda e dalle segnalazioni sui social dei lettori verificate poi con gli uffici di via Prenestina (non sempre confermate e spesso etichettate come “fuoriuscita della polvere degli estintori”). 
E, come tutti i computi non ufficiali, sono dati soggetti a mille contestazioni. L’ultima delle quali proprio ieri, in occasione del bus “svampato” a Torrenova con Atac che spiega come “i casi documentati di bus distrutti a causa di incendi, dal primo gennaio 2017 ad oggi, sono in tutto 38” e che “il totale degli episodi di incendio nell'anno in corso risulta inferiore di circa il 60% rispetto a quanto osservato nell'anno scorso”. Nei dati ufficiali consegnati ai giudici e scritti nelle carte del Concordato fallimentare si legge che nel 2017 Atac segnò
11 vetture distrutte e 35 danneggiate (46 in totale) e che al 31 ottobre 2018, data di consegna delle carte, si contavano per il 2018 ancora 11 vetture completamente arse e 29 danneggiate per un totale di 40. Dopo la consegna dei concordato altre 4 vetture ebbero a che vedere con le fiamme con un totale, quindi, di 44 bus flambé per il 2018. Nel 2019 le cronache riportano: 4 incendi a gennaio, uno a marzo, due a maggio, 3 a giugno, due a luglio, ancora due ad agosto e altrettanti a settembre, uno a ottobre, 3 a novembre e, ora, questo di dicembre per un totale di 21 bus flambé. Che, in termini percentuali fa appena appena al di sotto del 50%. E dicembre non è ancora finito. Infine, ieri sera alle 19, in via Luciano Conti angolo largo Corradini D'Ascanio, a Ponte di Nona, è andato in fiamme un altro bus della linea 555. L'autista ha fatto in tempo a far scendere l'unico passeggero del mezzo pubblico. 


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