La metro C “continuerà almeno fino a Clodio-Mazzini, i romani chiedono di andare oltre Farnesina e di arrivare a Saxa Rubra”: lo ripete da un po’ Virginia Raggi, sindaco di Roma. E lo ha ripetuto anche ieri, di fronte al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, invitata a un sopralluogo al cantiere della stazione Amba Aradam/Ipponio della C.
Oggi Amba Aradam/Ipponio è la via d’uscita degli elementi scavati dalle talpe che, ora, sono arrivate sotto via dei Fori Imperiali, in direzione piazza Venezia, appena dopo via di San Pietro in Carcere.
Per dovere di cronaca: nel tracciato originale della linea C non c’è la fermata Saxa Rubra. Al massimo c’è quella Ospedale Sant’Andrea-Grottarossa. Ma tant’è.
Al sopralluogo - politicamente molto simile a un tour di ringraziamento alla De Micheli che ha messo una toppa al disastro della Giunta Raggi evitando il tombamento delle talpe stanziando in extremis 10 milioni di euro per proseguire gli scavi - c’era lo stato maggiore del Campidoglio: l’assessore alla Mobililtà, Pietro Calabrese, e il presidente della Commissione Mobilità, Enrico Stefàno, il presidente di Metro C, Franco Cristini, l'amministratore delegato Fabrizio Paolo Di Paola, e l'amministratore unico di Roma Metropolitane, Giovanni Mottura.
Lontanissimi i tempi - 23 settembre 2013 - in cui i grillini (firme di Raggi, De Vito, Stefàno e Frongia) presentavano in Consiglio una mozione per fermare la C a San Giovanni. Oggi, il nuovo verbo grillino è quello delle metro.


Per quanto vi siano ancora “molti step per il completamento della metro C” la Raggi rilancia: “la stazione di piazza Venezia sarà il nodo di scambio con la futura metro D”, ad oggi un’idea dell’èra Veltroni rimasta su carta.
È la volta del ministro De Micheli: “Come ministero abbiamo appena approvato i 10 milioni per sbloccare la metro C e arrivare a piazza Venezia e sono contenta perché questa sarà un’opera che cambierà la vita dei romani”. Il Ministro ha poi aggiunto come “nei giorni scorsi sia stato approvato in Conferenza Stato-Regioni quasi mezzo miliardo di euro per tramvie e funivie a Roma”. Questi fondi serviranno a finanziare l’acquisto di 50 nuovi tram, la realizzazione delle linee tranviarie su viale Palmiro Togliatti e via Tiburtina e le funivie Battistini-Casalotti e Magliana. Il ministero di Porta Pia ha invece respinto le richieste del Campidoglio di finanziare anche il tram via Cavour-largo Corrado Ricci e la Roma-Giardinetti.
Foto 1 - I “conci” che vengono utilizzati per rivestire internamente le gallerie durante lo scavo |
Foto 2 -L'area di cantiere di Amba Aradam/Ipponio lato via Norico |
Foto 3 - I nastri trasportatori sui quali vengono caricati i materiali scavati dalle due talpe, ora all’altezza del Campidoglio, e che fuoriescono a Amba Aradam |
Foto 5 - La galleria “dispari” (quella che sarà percorsa dai treni in direzione Monte Compatri) che collega la stazione Amba Aradam/Ipponio con quella di San Giovanni |
Foto 7 - L’area delle future banchine della stazione Amba Aradam/Ipponio |
Foto 8 - Uno dei monitor di controllo della talpa meccanica che sta scavando le gallerie |
Foto 10 - L'ultimo tratto di galleria scavata con l’inizio del motore della talpa |
Foto 11 - Le “Colonne d’Ercole”: qui finiscono i binari. Da questo punto in poi si sta scavando |
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