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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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lunedì 30 dicembre 2019

DE PRIAMO: "SPETTA A FDI INDICARE IL CANDIDATO SINDACO"




Per la qualità e la quantità di lavoro svolto su Roma in questi anni, e, quindi, l’esperienza acquisita, credo spetti a Fratelli d’Italia indicare il nome del candidato sindaco della Capitale per le comunali del 2021. E non credo molto ai nomi della società civile: certe cariche come il Sindaco di Roma richiedono sensibilità politiche”.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio, Andrea De Priamo, analizza l’esperienza di governo cittadino della Raggi e dei 5Stelle e traccia la strada per il futuro.
Credo che il tempo stringa e che sia necessario per il centrodestra essere pronti con nome e programma anche un anno prima del voto”.

Cioè fra sei mesi. Priorità? Il nome o il programma?
Prima di tutto il programma. Noi abbiamo già una serie di provvedimenti pronti, li abbiamo presentati in questa consiliatura e da quelli pensiamo di ripartire. Il nome è importantissimo ma ancor di più lo sono le priorità della città”.

Due anni e mezzo di Ignazio Marino da sommare, a giugno 2021, a un quinquennio Raggi. Sette anni e mezzo in cui Roma, chiacchiere propagandistiche a parte, è rimasta ferma.
Per questo ci sono molte cose da fare. Ad esempio, con l’Urbanistica. Rapidamente vanno rilanciati i programmi di rigenerazione urbana e va affrontato il problema dei condoni in giacenza. Lo dicono tutti i sindaci ma poi nessuno lo fa realmente. Lì c’è un tesoretto di svariate decine di milioni di euro che può essere recuperato e messo a frutto, ad esempio, per la manutenzione delle strade”.

Grandi opere pubbliche: metro C, metro D, funivie. Tanti nomi, pochi soldi e tantissimo tempo perduto.
Noi abbiamo ritenuto in passato che la C fosse semplicemente troppo costosa rispetto alla resa. Ora, però, deve essere portata avanti. Rapidamente. E arrivare non solo a Clodio/Mazzini ma all’Ospedale Sant’Andrea-Grottarossa. Mi auguro che nel tempo che alla Raggi resta da governare, la revisione progettuale sulla tratta Venezia-Clodio sia completata. Sono due anni che la annuncia”.

E le altre grandi opere?
Seguiremo due regole: pressare il Governo, qualunque esso sia, perché si renda conto dell’importanza di Roma e ne finanzi lo sviluppo”.

E la seconda?
Niente perdite di tempo. Basta con tentennamenti e ripensamenti anche per opere discutibili. Ad esempio: se le funivie fossero iniziate, dovrebbero andare avanti. E così il resto”.

Capitolo rifiuti. 
Non possiamo pensare di andare avanti con un’Ama ridotta in queste condizioni. Va fatto un ragionamento che parta dall’impiantistica necessaria, senza pregiudizi. Anche con l’apertura ad Acea. Basta che non ci sia un’Ama di serie B”.  

Cosa salva della Giunta Raggi? E cosa boccia?
L’assessore De Santis e il lavoro fatto sul personale del Campidoglio. Bocciata l’ex assessore ai Lavori pubblici, Margherita Gatta”.

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