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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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martedì 11 febbraio 2020

SCALE E GUASTI, LINEA A AL COLLASSO


Per la linea A della metro sembra paurosamente avvicinarsi il collasso: ieri pomeriggio, seconda volta in quattro giorni, chiude la tratta Battistini-Ottaviano. Nel pomeriggio di domenica, il crollo della scala mobile a Furio Camillo che segue quelli di Repubblica e Barberini e che, pur non essendo ancora stato inserito sul sito aziendale, porta a 20 su 27 il totale delle stazioni che riportano qualche problema fra ascensori, montascale, uscite chiuse. 
Atac si è premurata di diffondere una nota che dovrebbe risultare tranquillizzante: "Sono in corso le verifiche sulla scala mobile di Furio Camillo per accertare le ragioni del guasto che si è verificato ieri pomeriggio a un gradino. I sistemi di sicurezza si sono immediatamente attivati. La scala si è fermata ed è stata messa subito fuori servizio, senza alcun problema per le persone. Ciò a riprova dell'elevato livello di sicurezza garantito oggi dal sistema degli impianti di traslazione della metropolitana di Roma”.
Quello di Furio Camillo, però, è solo l’ultimo incidente di una lunga serie iniziata il 23 ottobre 2018 con l’incidente di Repubblica. Quel pomeriggio, per la prima volta, una scala mobile crollò. Ci furono una quarantina di feriti, tutti cittadini russi a Roma per seguire la partita di champions League fra la Roma e il CSKA Mosca. Poi ci fu Barberini a marzo 2019: gradino sparito sotto i piedi dei passeggeri. Esattamente come a Furio Camillo domenica. In questi due casi, nessuno si è fatto male. Quasi superfluo ricordare le chiusure delle stazioni Repubblica, Spagna e Barberini per la rottura delle scale mobili. Con Barberini che, dopo oltre 300 giorni di chiusura è stata riaperta solo in uscita. 
La scala crollata a Furio Camillo domenica era stata installata a gennaio 2008 e aveva subito la revisione decennale di legge a gennaio 2018. Lo scorso venerdì, nella stessa stazione, era stato completato positivamente il collaudo di un’altra scala revisionata. 
Atac ci tiene a dire come i guasti siano “diminuiti del 62% fra novembre 2019 e febbraio del 2020”. Una finestra temporale piuttosto ristretta. 
Da quando Atac ha sostituito il fornitore dei servizi di manutenzione - aggiunge l’Azienda - la cui gestione aveva determinato le note e gravi problematiche, sono diminuite del 20% le segnalazioni di guasti e 110 impianti sono stati sottoposti con esito positivo a revisione generale o speciale. Sono attualmente in corso revisioni su ulteriori 47 impianti in diverse stazioni, così come previsto dalle norme di legge”.
Certo, Atac dimentica di sottolineare come “il fornitore dei servizi di manutenzione” fosse stato scelto da questa Atac a giugno 2017, con un bando di gara così strano che la stessa Azienda, prima di assegnarlo definitivamente al consorzio che aveva offerto uno sconto del 49,73% sul prezzo di base d’asta, aveva fatto un supplemento di istruttoria proprio per il ribasso così generoso. 
Le polemiche politiche, ovviamente, divampano. Tobia Zevi (Osservatorio “Roma! Puoi dirlo forte”) chiede l’intervento del ministro dei Trasporti, Paola De Micheli; Davide Bordoni (Lega) parla di “rischio di essere inghiottiti”; Ilaria Piccolo (Pd) si chiede: “La Giunta Raggi è in grado di garantire l’incolumità?”.

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