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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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martedì 4 febbraio 2020

IL LENTO VIAGGIODI AUTOBUS E METROPOLITANE


Non sono bastati i nuovi bus: Atac continua ad avere una seria emorragia di chilometri percorsi: il rispetto del contratto di servizio è un miraggio e, con esso, anche il concordato preventivo è a fortissimo rischio. Propaganda a parte, i numeri sono impietosi. A dicembre 2019 il servizio di superficie (bus, tram, autobus elettrici e filobus) è sotto del 12% circa. In pratica, su 100 corse Atac ne perde 12. 
La metro è appena sopra il pareggio: lo 0,42% in più di km percorsi rispetto al contratto di servizio. Le ferrovie in concessione (Roma-Lido, Roma-Viterbo e Termini-Giardinetti) perdono 11 corse su 100: un dato ben presente ai passeggeri. 
Su base annuale, il computo è ancor più tragico: mancano 15 corse su 100 in superficie, 7 su 100 delle ferrovie concesse e anche le metro stanno con il meno davanti, anche se di poco (-0.59%). 
Il dato sulle metropolitane è inquietante: le stazioni chiuse (Repubblica, Barberini e Spagna, più Baldo degli Ubaldi e Cornelia e le altre per i noti problemi sulle scale mobili) hanno diminuito i tempi di percorrenza dei treni che non devono fermarsi e, quindi, aumentato la quantità di chilometri percorsi. Eppure rimane il segno meno. 
Scorporando i dati su base annuale, ai bus erano richiesti quasi 94 milioni di km da percorrere. Ci si è fermati a poco più di 80. 
Rispetto al 2018 c’è un vago miglioramento: all’epoca il contratto di servizio prevedeva per i bus sempre 94 milioni di km da percorrere in un anno ma ci si era fermati a 79,6 con uno scostamento del 16% circa. Lo scostamento del 2019 invece si ferma appena, si fa per dire, al 14,4% di differenza fra il previsto e l’effettivamente percorso. 
Errata anche la previsione sui bus elettrici rientrati in servizio a metà anno: da contratto di servizio dovevano percorrere 395mila km e si sono limitati a 123mila (-68%). 
L’insoddisfazione politica dei 5Stelle è palpabile: a parte la propaganda martellante, l’esito disastroso del management nominato dai grillini è palese nelle rilevazioni di gradimento effettuate dall’Agenzia per il controllo sulla qualità dei servizi pubblici locali del Comune con un 4 come voto dei cittadini al servizio reso da Atac.  

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