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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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venerdì 15 febbraio 2019

STADIO, CAPARRA DI 9 MILIONI PER L'ACQUISTO DEI TERRENI


Iniziate ieri mattina ora di Boston, primo pomeriggio ora di Roma, le trattative finali per il subentro di James Pallotta a Eurnova nel progetto Stadio della Roma
Al momento in cui scriviamo, non è ancora giunta la notizia della firma dell’accordo che, complice le 6 ore in meno di differenza sul fuso orario, potrebbe giungere nelle ore notturne italiane. 
La trattativa ha una basa ben avviata: la cifra totale è sempre intorno ai 100 milioni di euro e, difficilmente supererà i 105. L’accordo preliminare verrà siglato da Eurnova come parte venditrice e da STDV SpA (Stadio Tor di Valle, ndr), la società fondata nel 2014 da Pallotta e che ha sede a Milano. Tuttavia, il rogito finale potrebbe vedere soggetti giuridici diversi. Come caparra sembra che l’accordo si possa trovare su 9 milioni di euro cui, poi, Pallotta ne aggiungerà altri 7 per coprire le spese per il cosiddetto “clean condition works”, vale a dire per pagare la preparazione delle aree. Si tratta delle tre bonifiche da amianto, ordigni bellici e da materiali e rifiuti pericolosi; cui si aggiunge la pulizia da quelle essenze arboree che dovranno essere rimosse e, infine, dalla campagna di scavi archeologici preventivi. 
Il contratto fra Pallotta e Eurnova avrà diversi momenti di attuazione: il primo step sarà segnato dalla votazione in Consiglio comunale del testo della Convenzione urbanistica, vale a dire del contratto che regolerà i rapporti fra il privato e il Campidoglio con la calendarizzazione e le modalità di costruzione di ogni singolo intervento. Il voto farà scattare l’obbligo di consegna dei terreni di Tor di Valle da Eurnova a Pallotta. Il passaggio dovrà essere contestuale al pagamento del saldo che Eurnova deve versare al curatore del fallimento Sais (il precedente proprietario). L’accordo fra Sais e Eurnova prevedeva un valore totale di 42 milioni di euro, dei quali 16 da pagare solo al momento di una vendita o dell’approvazione di un qualsiasi progetto di valorizzazione immobiliare. Dei 26 milioni, invece, “non vincolati”, ne restano da pagare solo 7. Quindi, in totale, Eurnova dovrà versare 23 milioni di euro per poter diventare proprietaria dei terreni e poterli “girare” a Pallotta. 

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