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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 23 febbraio 2019

PANICO IN METRO, ANCORA SCALE IMPAZZITE


Repubblica continua a essere chiusa né si ha nemmeno una ipotesi da Atac su quando la fermata metro riaprirà al pubblico; le scale mobili, quando non si rompono sotto i piedi dei viaggiatori, sono più spesso chiuse che in funzione. E ieri si è anche sfiorata la riedizione, anzi, due riedizioni dell’incidente di Repubblica, quello che vide, il 25 ottobre 2018, una ventina di feriti fra i tifosi del CSKA Mosca a causa del crollo della scala stessa. O, meglio: uno dei due incidenti, quello di Policlinico, si tinge di giallo con la versione ufficiale di Atac che contraddice quella dei passeggeri presenti. 
Andiamo per ordine: mattina ora di punta, fermata Policlinico, metro B. Alle 8.40 - racconta un giornalista di RomaToday, Lorenzo Nicolini, che stava in quel momento sulle scale - “l’impianto si è bloccato, poi ha invertito la marcia e nuovamente si è bloccato”, quindi urla, panico, gente che scappava. Per Atac, però, nessun guasto: “I tecnici intervenuti sul posto dopo la segnalazione non hanno rilevato alcun malfunzionamento. Non si esclude che l’impianto possa essersi arrestato in seguito all’azionamento del pulsante di emergenza per ragioni ancora da accertare”. 
A Barberini, invece, siamo intorno alle 10.30 quando uno dei gradini della scala mobile semplicemente è “deragliato” bloccando l’impianto. Barberini e Spagna, tra l’altro, sono, con Repubblica, le stazioni con maggiore profondità dell’intera rete metro di Roma e le scale mobili sono fondamentali. Dopo l’incidente di ottobre 2018 di Repubblica, Barberini e Spagna hanno visto pesanti interventi di manutenzione sulle scale mobili con enormi disagi all’utenza determinati dalle chiusure improvvise, a singhiozzo e prolungate delle due stazioni del centro storico. Una manutenzione, evidentemente, tutt’altro che risolutiva visto che, a distanza di pochi giorni, gli stessi impianti continuano a rompersi o a fermarsi senza che Atac riesca a metterci una pezza. 
A questi disagi (e rischi) per i passeggeri si somma l’incredibile chiusura di Repubblica: la Procura di Roma mise sotto sequestro la stazione subito dopo l’incidente di ottobre ma già il 27 novembre aveva disposto il dissequestro a condizione che Atac mettesse in sicurezza il sito per evitare che venisse inquinato da soggetti esterni. Ad oggi sono 2 mesi e 28 giorni dal dissequestro (121 giorni dall’incidente) senza che Atac sia in grado di dare neanche una ipotesi di riapertura e con i negozianti della zona che lamentano la diminuzione del fatturato anche del 35-40%. 

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