Lunedì 2 seconda e ultima riunione del tavolo tecnico sui rifiuti con invito anche al neo amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis. Ieri Regione, Città Metropolitana e Comune si sono incontrati, in “casa” Zingaretti, nella sede della Giunta regionale. Al tavolo i tre direttori apicali sul cui capo ricade la gestione del ciclo dei rifiuti: Laura D’Aprile, per il Campidoglio, Paola Camuccio per Palazzo Valentini e Flaminia Tosini per la Regione.
Note ufficiali non ne sono state rilasciate, quindi, le notizie che trapelano sono tutte indiscrezioni informali. Incontro tecnico, incentrato principalmente all’analisi dei criteri da utilizzare nella selezione delle cosiddette “aree bianche”, ovvero quelle zone del territorio sul quale è possibile realizzare impianti per il ciclo dei rifiuti. Impianti che possono andare dai tritovagliatori, agli inceneritori, dai TMB (trattamento meccanico biologico) ai termovalorizzatori fino alle discariche di servizio.
Sono le diverse normative nazionali e regionali quelle che determinano la scelta di un’area: la vicinanza di scuole, ospedali, case di cura o luoghi vincolati, abitazioni e via dicendo sono gli elementi principali che portano a indicare un’area come “bianca”, cioè senza elementi che vietino di realizzare impiantistica per i rifiuti.
Lunedì, dunque, secondo round con l’invito a Zaghis per chiudere martedì quando, almeno su carta, scadrà l’ultimatum della Regione e il tavolo dovrebbe produrre una relazione finale.
Che il clima non sia esattamente entusiasta emerge dalle parole dell’assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani: “La notizia positiva è che il tavolo è aperto e ci si sta confrontando. La prima cosa prevista dall'ordinanza sta andando avanti, quindi siamo tutti fiduciosi. È nell'interesse di tutti trovare un percorso condiviso, perché il problema dei rifiuti non è un problema di qualcuno contro l'altro ma della città nel cui interesse va risolto”. Con una sottolineatura: “e va risolto a Roma”. E mentre in Regione ci si consola con l’apertura del tavolo, l’ennesimo “nuovo” corso Ama in salsa grillina lancia il “piano industriale partecipato, fatto, per la prima volta, anche dai 7.500 dipendenti di Ama”. Ovvero, un sondaggio interno rivolto ai lavoratori dell’azienda invitati a “dare un contributo di idee per le attività future dell’azienda a breve, medio e lungo termine”. Con una lettera ai dipendenti, Zaghis spiega il “rovesciamento della piramide gerarchica” aggiungendo “del resto anche Steve Jobs ha lavorato alla Atari”. La stessa Ama che prevede di assumere “350 nuovi dipendenti” per “rinforzare gli addetti ai servizi di pulizia e raccolta dei rifiuti” più 5 dirigenti apicali in “ruoli di comando in settori operativi”.
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