Il Tar boccia la richiesta di sospendere gli effetti della delibera Raggi/Lemmetti sulla liquidazione di Roma Metropolitane, la società di proprietà del Campidoglio che progetta, per conto del Comune, infrastrutture di mobilità.
Il ricorso ai giudici amministrativi era stato presentato nei giorni scorsi dall’ex ad della società, Marco Santucci, dal presidente del Collegio sindacale dell’Azienda, Antonio Lombardi; e da Stefano Fassina, deputato e consigliere comunale di Sinistra per Roma. Tutti e tre rappresentati da Luisa Melara, avvocato e, soprattutto, ultimo presidente di Ama andata via sbattendo la porta e accusando la Raggi di inerzia.

Il Sindaco prosegue: “Il nostro progetto è quello di risanare la società. Non ci siamo mai risparmiati sul tema dei lavoratori. Si farà un lavoro su tutte le partecipate per eventualmente riassorbire i dipendenti, se ce ne sarà una necessità. Roma Capitale è una grande famiglia, noi ci muoviamo in questo modo, come un organismo unico”.
Immediate anche le prese di posizione dei ricorrenti che annunciano l’immediato ricorso in appello al Consiglio di Stato. Durissimi i sindaci che ricordano la situazione dei 156 lavoratori di Roma Metropolitane, il proseguimento delle grandi opere, metro C in testa, e che definiscono “scellerata” la liquidazione (Uil) e auspicano un tavolo di confronto col Governo (Cgil).
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