Da lontano ma, forse forse, si intravede uno spiraglio di luce per due dei cantieri più “antichi” di Roma: il giardino segreto di via Giulia e il parcheggio interrato di lungotevere Arnaldo da Brescia. Sono due opere del vecchio Piano Urbano Parcheggi che sono stati oggetto, insieme ad altri interventi, della seduta di ieri della Commissione Mobilità.
A spiegare lo stato dell’arte è Alberto Di Lorenzo, nuovo responsabile del settore Attuazione del piano parcheggi: "Per il giardino segreto di via Giulia bisogna definire i paletti tra l'intervento del concessionario che dovrà fare il muro di cinta e quello del Municipio, che subito dopo potrà far partire l'appalto per realizzare il verde. Mi vorrei prendere una settimana di riflessione per capire se potrà essere il concessionario a fare tutto".
La vicenda del giardino segreto davanti al liceo Virgilio dura dal 2013, da quando cioè si decise di realizzare il parcheggio interrato, effettivamente realizzato, nella “Quinta di via Giulia”. Nel 2016 si arrivò alla definizione del progetto per l'allestimento superficiale sopra il parcheggio che prevedeva un giardino "segreto" con alberi ed essenze mediterranee, tra angoli nascosti e ruderi. “Aspettiamo da tre anni e mezzo - ha commentato l'assessore ai Lavori pubblici del I Municipio, Tatiana Campioni, presente alla riunione - e per noi va bene che tutto sia fatto da un unico soggetto ma auspichiamo che la decisione finale arrivi entro l'anno. Bisogna avviare immediatamente i lavori, potremmo aprire i cantieri in estate”.
Da un decennio buono, poi, a lungotevere Arnaldo da Brescia - zona piazza del Popolo, ponte Regina Margherita, via Cola di Rienzo - sta lì, con i suoi bandoni di metallo e le erbacce che si moltiplicano: “Il segretariato generale - dice sempre Di Lorenzo - da agosto sta valutando una delibera con il progetto più recente, frutto delle molte modifiche di questi anni, per la creazione di un parcheggio da 156 posti totali”.
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