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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 19 giugno 2019

SCALE MOBILI IN TILT ANCHE A SAN GIOVANNI LINEA C


L’ultima perla Atac la riserva a San Giovanni linea C: scale mobili fuori servizio e utenti costretti a salire a piedi. Da notare: la fermata San Giovanni della C è fra le più profonde dell’intera rete del trasporto sotterraneo romano e, anche se il guasto è durato poco, è solo l’ennesimo stop di una lunghissima serie di fermi meccanici che sta allietando da mesi i forzati della metro. 
Repubblica è la madre di tutte le metro ferme: al netto delle promesse di riaprire per fine mese, i tempi sembrano decisamente più lunghi. E sulla chiusura di Repubblica, epitome dell’incapacità dell’amministrazione grillina di saper affrontare i problemi della città, si inserisce l’opposizione. Repubblica chiusa “costa” ad Atac 91mila biglietti timbrati in meno ogni mese e per questo Dario Nanni, coordinatore di Roma e Provincia di Italia in Comune, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale: “È assurdo che a quasi 8 mesi dalla sua chiusura né da parte dell'Assessore, né da parte del presidente della commissione mobilità, né da parte dei vertici Atac, abbiamo sentito in questi lunghissimi 8 mesi un'assunzione di responsabilità per questa chiusura infinita”.
E se il trasporto in sotterranea piange disastro, non è che quello su gomma in superficie balli per allegria. Da giorni @infoAtac, l’account ufficiale dell’azienda di via Prenestina, annuncia soppressione di linee per carenza di vetture. Una carenza determinata principalmente dal problema aria condizionata.
I dati di Atac riferiscono di picchi di guasti al sistema dell’aria condizionata: 118 il 7 giugno, 133 l’8, 117 il 9, 250 il 10, 216 l’11 fino al record 226 registrato il 12 giugno con la temperatura interna alle vetture oscillante al di sopra dei 30 gradi fino addirittura ai 33.
In Commissione Mobilità, riunitasi ieri, i responsabili dell’azienda hanno riportato “circa 200  segnalazioni di guasti al sistema di aria condizionata, con una percentuale del 15% sul totale delle vetture", un quarto circa delle quali viene riparato. 
Illuminante la spiegazione dell’assessore alla Mobilità, Linda Meleo: “Il parco vetture è molto avanti con l'età con il 68% che ha oltre 12 anni a mezzo, anche se ci siamo quasi con i nuovi autobus (i 227 di Consip lentissimamente in arrivo, ndr)”.
In realtà, lo sfacelo del trasporto pubblico anche su gomma, più o meno stabilmente intorno al 70-75% di quanto previsto dal contratto di servizio e dal concordato fallimentare, è testimoniato dall’altro dato reso noto dai funzionari di Atac: ogni giorno sono 7-800 le vetture che inviano segnalazioni di guasti, praticamente più di un bus su due, visto che la flotta è composta da 1.340 mezzi. Ovviamente, non ogni segnalazione si traduce in un effettivo stop alla vettura, altrimenti per le strade di Roma sarebbe un miraggio avvistare un bus: “non tutte le segnalazioni di guasti comportano che la vettura si fermi o debba tornare in rimessa”.

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