Alla fine, la resa: Atac alza bandiera bianca e rispedisce al mittente i 70 bus a noleggio, quelli euro5, provenienti da Israele. Inutile cercare ancora di immatricolarli: in Italia non si possono targare mezzi provenienti da fuori Unione Europea e che non siano euro 6.
A nulla sono valse le pallide rassicurazioni fornite giorno dopo giorno dall’Azienda, dal sindaco, Virginia Raggi, di cui si ricorda uno spettacolare post su facebook del 6 marzo scorso (“a breve saranno su strada anche gli altri 70 bus a noleggio”), quei bus non possono girare in Italia.
Quasi superfluo raccontare la danza delle opposizioni sull’ennesima figura da “competenti" portata a casa dall’Amministrazione capitolina. Mentre è clamorosa la posizione di Atac che si limita a parlare di “misure idonee necessarie per garantirsi da eventuali danni”, una “polizza fideiussoria”. Ora, a parte che il danno l’Azienda lo fa all’utenza, prima che alle banche, c’è anche da evidenziare come questi bus servissero a coprire parte del fabbisogno del concordato preventivo e che la polizza non è ancora stata incassata.
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