Trentotto stazioni, fra metro A, metro B, metro C e Roma-Lido di Ostia, con scale mobili, ascensori o montascale fuori servizio. Un’ottantina buona di impianti fermi. Ed è così da giorni. Sulla A, 17 stazioni con impianti rotti sul totale di 27 fermate che compongono la linea, il 63%. Sulla linea B, 16 stazioni su 26, cioè il 62%.
Sulla C si va un po’ meglio: solo 4 stazioni con impianti guasti su 22 in totale, cioè “solo” il 18%. Certo, poi sulla C sarebbe appena il caso di ricordare che la linea è stata aperta nel 2014, solo 5 anni fa (scarsi) e che ci siano fuori servizio a Grotte Celoni e Torre Spaccata le scale mobili e a Alessandrino e Centocelle l’ascensore, la dice lunga sul pessimo stato di manutenzione del trasporto romano.
È di 5 giorni fa il filmato al limite dell’allucinante dei passeggeri della C che, a San Giovanni - dopo Spagna, una delle tre stazioni, con Barberini e Repubblica, poste a grande profondità, meno 30 metri circa - sono costretti a risalire a piedi per la rottura delle scale mobili.

La rottura delle scale mobili, quindi, non è certo concentrata solo sul trittico del centro storico Spagna, Barberini e Repubblica, ma è diffusa oramai quotidianamente su una metà di tutte le stazioni.
Cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno, a Repubblica, sono iniziati i collaudi da parte dell’Ustif - l’ufficio del Ministero dei Trasporti cui sono demandati collaudi e via libera sia a convogli e binari di treni e metro che anche gli ok a scale mobili e ascensori - sulle scale mobili. Gli impianti erano stati chiusi lo scorso 23 ottobre quando le scale letteralmente crollarono travolgendo un gruppo di tifosi del CSKA Mosca in trasferta a Roma per la partita di Champions League con la Roma. Essendo Repubblica, come la sorella Barberini, accessibile solo con le scale mobili, la rottura di queste aveva portato all’automatica chiusura della stazione. I collaudi dell’Usitf dovrebbero durare tre giorni e, al termine di queste analisi, dovrebbe essere comunicata la data di riapertura della stazione.
Atac, ovviamente, preferisce non anticipare notizie anche per evitare che un qualunque nuovo intoppo possa finire di distruggere quel minimo di credibilità rimasta all’azienda ma è chiaro che, se i collaudi ministeriali dessero esito positivo, la stazione riaprirà in tempi brevissimi, anche il giorno stesso come era successo a Spagna: ok al collaudo da Ustif e dopo due ore stazione riaperta.
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