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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 1 luglio 2020

SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, I GRILLINI TORNANO IN AULA

Alla fine l’ha spuntata il presidente dell’Aula, Marcello De Vito: le sedute del Consiglio comunale tornano a essere fisiche e a Palazzo Senatorio. Basta con lo streaming. Se il mondo torna a vivere, con precauzioni, ma nella normalità possono farlo anche i consiglieri comunali. Meglio: i consiglieri comunali 5Stelle, i soli che hanno manifestato con debolissime motivazioni il desiderio di rimanere comodamente seduti a casa, connessi via pc. 
La querelle era esplosa a inizio giugno: finita la quarantena in molti, a partire proprio da De Vito, avevano proposto il rientro in Aula Giulio Cesare per tenere le sedute del consiglio comunale che, nei mesi di lockdown, si erano svolte in streaming con tanto di piattaforma tecnica e regolamento preparati da De Vito e dagli uffici tecnici in tempi record.
Se non che, l’opposizione al rientro in aula è venuta proprio dai 5Stelle: mentre tutti i gruppi, da Fassina al Pd, dal Fratelli d’Italia alla Lega, alle liste civiche, si pronunciavano a favore delle sedute dal vivo e non “in vitro”, dai 5Stelle si è alzata la barricata.
Il 18 giugno si era tenuta una prima seduta vera. Per poi però rientrare subito nel più comodo e rassicurante salotto di casa.
La spiegazione di questo comportamento era affidata alle parole di Giuliano Pacetti, capogruppo 5Stelle: “credo sia necessario - disse a metà giugno - continuare i lavori dell'Aula sulla piattaforma per qualche altra settimana altrimenti vorrebbe dire negare la possibilità a dei consiglieri eletti di partecipare perché impossibilitati per motivi veri, ovvero condizioni di fragilità che non gli permettono di venire in Aula in sicurezza”. 
Il riferimento era al consigliere Roberto Di Palma, colpito, come da lui stesso dichiarato, da un infarto il 27 marzo con “due operazioni al cuore, evento accaduto perché io sono anche diabetico”. Cosa che, però, non aveva impedito a Di Palma il 29 maggio di partecipare alla conferenza stampa della Raggi sui cosiddetti zozzoni.
Dopo questo lungo tira e molla fra De Vito da una parte e Pacetti e il gruppo consiliare 5Stelle dall’altra, alla fine lo streaming non poteva durare ancora più a lungo e così da domani, giovedì, si torna regolarmente in Aula. 
Ieri eravamo in video - spiega De Vito - ma da giovedì si torna in Aula. L’ordine dei lavori che prevede il rientro a Palazzo Senatorio è stato votato all’unanimità dai 31 consiglieri presenti. E la mia opinione rispetto al 18 giugno non è cambiata: non mi faccio tirare per la giacchetta da nessuno. Men che meno da tutti quelli cui ora piace tanto parlare di questo ottimo sistema di videosedute (perché la connettività è una stella e parlarne fa tanto "radical-chic"), ma che fino a ieri e per 4 mesi non hanno mosso neppure un dito o un filo per creare questa ‘connessione’”.

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