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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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giovedì 2 luglio 2020

FILOBUS TUTTI IN GARAGE E DOWN IL SISTEMA INFORMATICO PER GLI ABBONAMENTI



Nulla da fare: nonostante le verbose e prolisse rassicurazioni dell’assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese, i filobus per Roma non girano più.
Il caso, denunciato da Il Tempo, riguarda l’intero parco vetture filobus della Capitale: nessuno fra i 45 BredaMenarinibus del Corridoio Eur Laurentino ma nessuno neanche fra i 30 Solaris Trollino.
Per i Breda il problema era il contratto di manutenzione, scaduto a maggio per la solita, cronica e totale incapacità dell’Amministrazione comunale di predisporre non solo un nuovo bando ma addirittura neanche la proroga dell’esistente. E sì che in Campidoglio di proroghe sul trasporto pubblico se ne intendono visto che Roma Tpl - il consorzio che gestisce 100 linee di periferia - è già giunto alla quarta proroga dal 2018 a oggi, senza che si veda il nuovo bando e con sempre più probabile quinta proroga in arrivo. 
Per i Trollino il problema sono le batterie che da tempo avrebbero dovuto essere sostituite.
Attacca il Pd: ieri "mercoledì 1 luglio, dalle promesse di Calabrese tutti i filobus sarebbero dovuti essere in strada, invece sono fermi e immobili come la giunta Raggi”, scrivono i consiglieri Ilaria Piccolo e Giovanni Zannola che aggiungono: “Atac non è evidentemente in grado di fare la manutenzione ai mezzi con l’alimentazione elettrica. A complicare le cose anche la liquidazione di Roma Metropolitane che avrebbe dovuto provvedere alla stesura di un nuovo contratto di manutenzione. Da qui la necessità del Campidoglio di trovare una nuova stazione appaltante che ancora non è stata individuata”.
Non bastasse il caos sui filobus, ieri sono saltati anche i rinnovi degli abbonamenti: chi, come ogni primo del mese, ha cercato di pagare dal tabaccaio o all’edicola il proprio abbonamento mensile, ha trovato il sistema in blackout causa aggiornamento della rete. Risultato: code infinite alle stazioni metro già sotto enorme pressione per le norme sul distanziamento sociale. Denuncia il consigliere della Lega, Davide Bordoni: “di restituire i soldi agli abbonati per i mesi di quarantena con i bilanci già compromessi della Municipalizzata romana neanche se ne parla, ma questi ulteriori disservizi scoraggiano chi, gradualmente, sta tornando a prendere i mezzi pubblici. Quello di questo settembre - aggiunge Bordoni - sarà un rientro drammatico per i cittadini e con l’apertura delle scuole il rischio è quello di un disastro nella mobilità. Come farà il nuovo amministratore unico a spiegare ai dipendenti Atac che il Comune a guida 5stelle li sta condannando al fallimento?”.

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