Nulla da fare: nonostante le verbose e prolisse rassicurazioni dell’assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese, i filobus per Roma non girano più.
Il caso, denunciato da Il Tempo, riguarda l’intero parco vetture filobus della Capitale: nessuno fra i 45 BredaMenarinibus del Corridoio Eur Laurentino ma nessuno neanche fra i 30 Solaris Trollino.
Per i Breda il problema era il contratto di manutenzione, scaduto a maggio per la solita, cronica e totale incapacità dell’Amministrazione comunale di predisporre non solo un nuovo bando ma addirittura neanche la proroga dell’esistente. E sì che in Campidoglio di proroghe sul trasporto pubblico se ne intendono visto che Roma Tpl - il consorzio che gestisce 100 linee di periferia - è già giunto alla quarta proroga dal 2018 a oggi, senza che si veda il nuovo bando e con sempre più probabile quinta proroga in arrivo.
Per i Trollino il problema sono le batterie che da tempo avrebbero dovuto essere sostituite.

Non bastasse il caos sui filobus, ieri sono saltati anche i rinnovi degli abbonamenti: chi, come ogni primo del mese, ha cercato di pagare dal tabaccaio o all’edicola il proprio abbonamento mensile, ha trovato il sistema in blackout causa aggiornamento della rete. Risultato: code infinite alle stazioni metro già sotto enorme pressione per le norme sul distanziamento sociale. Denuncia il consigliere della Lega, Davide Bordoni: “di restituire i soldi agli abbonati per i mesi di quarantena con i bilanci già compromessi della Municipalizzata romana neanche se ne parla, ma questi ulteriori disservizi scoraggiano chi, gradualmente, sta tornando a prendere i mezzi pubblici. Quello di questo settembre - aggiunge Bordoni - sarà un rientro drammatico per i cittadini e con l’apertura delle scuole il rischio è quello di un disastro nella mobilità. Come farà il nuovo amministratore unico a spiegare ai dipendenti Atac che il Comune a guida 5stelle li sta condannando al fallimento?”.
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