In attesa che, dal Politecnico di Torino, arrivi il testo della relazione finale sulla mobilità prevista dalla versione Raggi del progetto Stadio di Tor di Valle, filtra qualche elemento nuovo sulla trattativa fra il presidente della Roma, James Pallotta, e il nuovo management di Eurnova, guidata da Giovanni Naccarato subentrato a Luca Parnasi dopo la deflagrazione dell’inchiesta Rinascimento.
Secondo gli ultimi rumors, dopo una sorta di due diligence sui conti di Eurnova, società formalmente e ufficialmente proponente il progetto in “accordo” con i giallorossi, già sarebbe stato fissato un prezzo di massima che difficilmente potrebbe superare i 100 milioni di euro con i quali Pallotta entrerebbe in possesso non della società vera e propria ma solo dei suoi asset legati al progetto Tor di Valle.
In sostanza, Pallotta, per un controvalore stimato fra 90 e 110 milioni di euro, comprerebbe da Eurnova i terreni e il progetto Stadio. Al momento, i legali delle due parti avrebbero iniziato i colloqui per stendere i contratti di compravendita la cui firma, però, potrebbe essere “spacchettata” in due momenti: intanto una storta di pre-accordo, di impegno alla compravendita che si perfezionerà al momento dell’approvazione finale del progetto, più precisamente all’approvazione da parte del Consiglio comunale delle delibere di variante e convenzione urbanistica. A quel punto, Pallotta rileverebbe Eurnova azzerando i problemi con il Campidoglio: i debiti di Eurnova con il curatore fallimentare della Sais di Papalia ereditando direttamente le obbligazioni con il Comune assunte da Eurnova.
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