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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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venerdì 18 gennaio 2019

CITTÀ IN AUTOGESTIONE ANCHE SU VERDE


La Giunta Raggi approva, dopo due anni e mezzo dall’insediamento, il Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano. Spiega il Campidoglio:  “67 articoli suddivisi in 5 capitoli per definire principi, criteri e norme per la cura, lo sviluppo e la manutenzione dell’immenso patrimonio verde della città, pubblico e privato. Un’ampia parte del testo è dedicata agli strumenti di partecipazione del cittadino alla cura del verde: adozioni, donazioni, sponsorizzazioni e patti di collaborazione”.
Il testo – come ricordano i Verdi che stigmatizzano l’enorme ritardo accumulato dai 5Stelle, visto che esisteva “una bozza sostanzialmente pronta, frutto di confronto con le associazioni, già dai tempi di Marino" – ora dovrà essere portato in discussione in Aula Giulio Cesare, come tutti i Regolamenti.
Per la Raggi è “Un risultato storico per Roma. Ora proseguiamo spediti con l’iter autorizzativo fino all’approvazione definitiva in Assemblea Capitolina”.
Nel testo sono indicate le norme base per la progettazione e la corretta manutenzione del verde e del paesaggio urbano come le aree ludiche, il verde scolastico, le aree per cani, ma anche aree verdi per parcheggi e verde architettonico. In più si definiscono le modalità operative più corrette per la gestione delle alberature, si introducono importanti novità per la tutela delle aree verdi e per la valorizzazione degli alberi di pregio, oggetto di salvaguardia sia per le caratteristiche botaniche sia per il valore sociale e culturale. Tra le altre novità c’è la possibilità di adottare singoli alberi o alberate e di avviare una co-progettazione o co-gestione delle aree verdi tra Amministrazione e cittadini. 
Insomma, per la compagnia governativa pentastellata la partecipazione dei cittadini sta assumendo sempre più i contorni di un leitmotiv: prima la proposta che siano i cittadini a spazzarsi da soli i marciapiedi davanti le case, ora l’adozione di alberiPer tacere delle buche: secondo il Campidoglio - vedi la memoria difensiva presentata in un recente processo per risarcimento danni - il disastro delle strade romane non costituisce un evento straordinario ed eccezionale e, dunque, deve essere tenuta ben presente dagli utenti della strada che hanno l'obbligo di comportarsi diligentemente per evitare pericoli a sé o ad altri.Viene da chiedersi cosa si paghino a fare le tasse locali se poi i servizi pubblici li devono curare i cittadini o, anche, per quale motivo si celebri quell’arcaico rito delle elezioni di un Sindaco e un Consiglio comunale. Se l’andazzo è questo, evviva l’autogestione, forma moderna di governo cittadino.  
Del resto, però, l’Amministrazione 5Stelle aveva già dato ampia prova di fantasia nel cercare di trovare soluzioni nuove a problemi antichi: le mucche e le pecore per tosare le erbacce, le api per lo smog, i pipistrelli per le zanzare. Tutte iniziative molto in stile Nonna Papera finite rapidamente nel novero delle carnevalate.

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