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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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giovedì 10 gennaio 2019

RIFIUTI/ SINDACO DI CERVETERI: "PIZZO DEL PRETE È VINCOLATA"


È inaccettabile che la Città Metropolitana non abbia preso in considerazione le osservazioni presentate da noi e dal Comune di Fiumicino su Pizzo del Prete. O sono incapaci o sono in malafede. Io non voglio fare il Sindaco “Nimby” (Non nel mio giardino) e sono disposto a fare un impianto di compostaggio aerobico, voglio chiudere il ciclo dei rifiuti ma non voglio chiudere il ciclo dei rifiuti a Roma dove non si differenzia”.
È infuriato il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci. La sua Amministrazione, sostiene il primo cittadino, ha presentato con il Comune di Fiumicino e il Ministero dei Beni culturali nel corso dei mesi alla Città Metropolitana delle carte che attestano la presenza di vincoli archeologici sulle aree indicate invece come libere nelle mappe consegnate a Regione e Ministero dell’Ambiente.

Sindaco, lei ritiene che non siano stati adeguatamente considerati i vincoli archeologici su Pizzo del Prete. Venissero accolti, l’area uscirebbe dal novero di quelle bianche per essere sotto tutela. Ma che succede se, invece, non accolgono questi vincoli?
Noi non consentiremo l’arrivo di rifiuti romani. Abbiamo avuto Malagrotta al nostro confine, l’aeroporto, la centrale di Civitavecchia e anche la discarica di Cupinoro che ha compromesso l’ecosistema circostante. Abbiamo già dato. Noi ci batteremo in tutte le sedi. Se in quelle istituzionali non veniamo ascoltati come sembra, altro che le barricate, qui dovranno venire con l’esercito”.

Sindaco, però, queste sono mappe tecniche. Recepiscono e disegnano uno stato dei luoghi sulla base di normative nazionali e regionali. A Roma città aree bianche non ci sono. Come ne usciamo?
Ripeto: noi difenderemo il nostro territorio con i denti perché penso che abbiamo già dato. Roma è l’unica Capitale d’Europa che vergognosamente non è in grado di fare una raccolta differenziata mentre nei nostri comuni, nonostante le difficoltà e senza avere le agevolazioni che ha Roma, abbiamo fatto uno sforzo enorme nel porta a porta, la Capitale continua a gestire l’immondizia come nel Medioevo. Che facciamo a fare la differenziata nei 120 comuni della Città Metropolitana se il centoventunesimo comune da solo inficia tutti i nostri risultati?”.

Però Roma non è certo paragonabile a Cerveteri.
Infatti intendo paragonare Roma a Londra, Parigi o Berlino ma se non lo sai gestire i rifiuti, le conseguenze non possono pagarle gli altri”.

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