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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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mercoledì 23 gennaio 2019

ATAC: "CRITICITÀ NOTE, SI PAGA IL GAP DEL PASSATO"


I problemi tanto della metropolitana quanto delle linee bus per il Bambin Gesù sono ben presenti in Atac la cui posizione è sostanzialmente quella del “più di così non possiamo fare, le cose miglioreranno con l’arrivo di nuove vetture”. 
Secondo l’azienda, “sulla metro A purtroppo si è cumulato un deficit manutentivo, a causa della prolungata mancata disponibilità di risorse per investimenti da parte del proprietario dell’infrastruttura, che è la ragione dei disservizi che si verificano. Atac è intervenuta innanzitutto restituendo efficienza alla gestione della linea e i primi risultati sono incoraggianti. Nel 2018, infatti, l'azienda è riuscita a raggiungere integralmente gli obiettivi di produzione previsti dal budget, aumentando di oltre il 7% la quantità di chilometri prodotta rispetto al 2017 grazie a un notevole recupero delle corse perse quell'anno. Il piano di investimenti previsto per le metropolitane romane, di cui alla convenzione firmata oggi tra MIT e Comune, consentirà finalmente di colmare significativamente il gap manutentivo consentendo un ulteriore miglioramento del servizio erogato. Discorso analogo vale anche per i mezzi di superficie, sui quali si è investito in maniera non sufficiente per lungo tempo. E' previsto l'arrivo di 700 nuovi bus e nel frattempo l'azienda si sta attrezzando con noleggi di vetture e attivando manutenzioni straordinarie per altri 700 bus già nel parco. Grazie a questo piano di attività sarà possibile sanare l'anomalia della prolungata mancanza di investimenti che ha generato i disservizi sulla rete a cui assistiamo anche oggi e per i quali Atac si scusa”.

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