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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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venerdì 19 giugno 2020

PASCUCCI (CERVETERI): "CINQUE MILIARDI AI COMUNI O MOLTI SALTANO IN ARIA"

Servono almeno 5 miliardi di euro solo per i Comuni o andremo verso il fallimento delle Amministrazioni Locali che sono i veri erogatori ai cittadini dei diritti costituzionali”.
Il Sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, pur essendo un “civico”, è considerato non solo di sinistra ma anche politicamente molto vicino al Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, è particolarmente duro nei confronti del Governo per la gestione della pandemia prima e della ripresa ora.
Sindaco, cosa pensa degli Stati Generali?
Mancano le parrucche alla Luigi XVI poi il distacco fra la realtà e il Governo centrale sarà totale. In queste settimane di quarantena, la prima e unica vera linea del fronte sono stati i Sindaci: sulle loro spalle il Governo ha fatto ricadere l’intero peso della gestione dell’emergenza. In questa tragedia, se penso a Bergamo o Milano, noi possiamo dirci fortunati con il numero dei decessi sotto la decina. Ma per il resto, ci hanno completamente abbandonato. Conferenze stampa a profusione e atti concreti zero o quasi”.
Quindi?
Quindi, per la ripartenza concordo con quanti richiedono un ripensamento totale dell’anno fiscale 2020 ma la questione dei buchi nei bilanci dei Comuni è un elemento fondamentale”.
In che senso?
I Comuni sono quel pezzo dello Stato che eroga effettivamente i diritti costituzionalmente garantiti ai cittadini. Quanto meno: ne eroga la quasi totalità. Con l’esclusione della sanità, praticamente tutto il resto grava sui Comuni. Dalla pulizia delle strade al trasporto pubblico, dai nidi ai centri anziani di fatto siamo noi Sindaci che garantiamo la vita quotidiana ai cittadini. Se lo Stato continua a latitare finirà per creare un enorme voragine nel sistema, una voragine che potrebbe comportare il dissesto di tantissime Amministrazioni Comunali”.
Un rischio concreto o una difesa corporativa? 
Nessuna difesa di corporazione: è un rischio concreto. Abbiamo stimato che occorrano 5 miliardi per tenere a galla le finanze dei Comuni. E sono soldi che non basta promettere. Devono arrivare e anche rapidamente. Dopo di che, questo è il momento di ripensare in maniera totale il sistema degli Enti locali. Ma si può avere un Consigliere comunale che prende 250 euro l’anno? Vanno rivisti i poteri dei Sindaci e dei Consigli comunali ma anche le indennità”. 


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