*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

*****************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************

martedì 9 luglio 2019

METRO C, TALPE SCAVERANNO FINO A PIAZZA VENEZIA


Sembra scongiurato il rischio di vedere le due talpe che stanno scavando le gallerie della metro C finire sepolte sotto via dei Fori Imperiali. Stando a quanto pubblicato dal presidente della Commissione Mobilità, Pietro Calabrese, il Campidoglio ha comunicato al Ministero delle Infrastrutture il piano per far proseguire lo scavo fino a piazza Venezia, superare la futura stazione e arrestarsi lì, praticamente sotto la grande aiuola prospiciente il famoso “balcone”, in attesa di proseguire con il percorso sotto Corso Vittorio verso San Pietro.
Di fatto, quindi, il Comune ha semplicemente dato il via libera a quanto deciso nel 2015 (sindaco Marino) in merito: una decisione tardiva, frutto anche della forte pressione mediatica sul tema (Salviamo MetroC; MetroXRoma), che avrebbe potuto arrivare già da tempo ma che, invece, è rimasta impantanata nelle solite elucubrazioni mentali grilline sul da farsi per la terza linea della metro. 
Impossibile, infatti, dimenticare anni di tempo perduto a decidere cosa fare della linea: senza arrivare al folklore di un Paolo Berdini che voleva portarla da San Giovanni a Corviale invece che verso il centro di Roma, nel mondo pentastellato per mesi e mesi si è discusso (sui social più che nelle opportune sedi amministrative) se fermarsi a San Giovanni, oppure a Colosseo/Fori Imperiali, o, ancora, a piazza Venezia; se proseguire da piazza Venezia lungo il tracciato originale (corso Vittorio-San Pietro-Clodio) oppure deviare da Venezia direttamente a Flaminio. A una grande e così vasta chiacchierata su facebook, però, alla fine ha fatto seguito una molto democristiana soluzione conservativa: si riprende di fatto il progetto Marino. Almeno si evita il rischio di dover ricomprare altre due talpe, a un’ottantina di milioni di euro di costo, se e quando poi si deciderà cosa fare del resto della linea. 
Perché il nuovo fronte è esattamente questo: ora si scavano solo le galleria fino a piazza Venezia. La stazione è sotto revisione progettuale, fatte le gallerie, vanno ancora trovati tutti i finanziamenti per completare la stazione vera e propria che, come è noto, sarà un’altra stazione molto archeologica dopo quelle di San Giovanni e Amba Aradam/Ipponio. Dopo di che, c’è da completare la revisione del resto del progetto, accettata dai 5Stelle mesi e mesi fa ma ancora mai partita
In ballo c’è il futuro della linea: se il tracciato inteso come linea di matita resta praticamente quello dell’epoca Veltroni - sotto Corso Vittorio Emanuele, poi verso San Pietro, incrocio con la A a Ottiaviano e prosecuzione almeno fino a piazzale Clodio (sperando che poi si opti pure per la prosecuzione fino a Stadio Olimpico e poi a Grottarossa) - c’è però da decidere molte cose ancora: quante stazioni fare e dove farle, soprattutto. Inizialmente fra Venezia e San Pietro avrebbero dovuto essere quattro. La prima, largo Argentina, è saltata quasi subito. In ballo c’è la fermata Chiesa Nuova, quella fra Campo de’ Fiori e piazza Navona il cui problema di fondo sono le preesistenze archeologiche che rendono la stazione particolarmente costosa, visto che, di fatto, passa sotto il teatro di Pompeo e vicino allo Stadio di Domiziano.

Nessun commento:

Posta un commento