Salvo sorprese dell’ultimo minuto, sarà Sara Seccia a prendere il posto di vicepresidente vicario dell’Assemblea capitolina subentrando al dimissionario Enrico Stefàno.
Giovedì 4 luglio, senza, per altro, specificarne le ragioni in maniera ufficiale, Stefàno, con un post su facebook, aveva annunciato la volontà di dimettersi dalla funzione di vicepresidente dell’Aula ruolo che ricopriva da inizio consiliatura ma che, con l’arresto, il 20 marzo scorso, di Marcello De Vito, presidente grillino dell’Assemblea Capitolina, aveva trasformato Stefàno in un Presidente facente funzioni senza averne, però, ufficialità, titolo, staff ed emolumenti.

L’Aula, però, se può andare avanti anche con il Presidente agli arresti, non può lavorare se c’è un solo vicepresidente, per giunta, come esponente dell’opposizione, come Francesco Figliomeni. Per questo, nella prima seduta utile, dovrà essere eletto il successore di Stefàno che, ovviamente, non sarà Presidente dell’Aula, ma vicepresidente vicario. E la scelta è caduta su Sara Seccia anche per non andare a toccare ancora le Presidenze delle Commissioni che, poi, sarebbe stato necessario ritoccare andando a solleticare i già delicatissimi equilibri interni alle correnti del mondo penta stellato.
La Seccia, quindi, sarà chiamata a guidare il Consiglio anch’ella senza averne reale titolo, né poteri, né staff, né emolumenti, tenendo comunque presente che a strettissimo giro dovrà dare prova di saper gestire non solo i lavori ma il fantastico mondo del grillismo chiamato a lavorare, prima della pausa estiva, sull’assestamento di Bilancio, poi sui due Bilanci Ama da approvare entro il 5 agosto se il Comune ottempererà all’Ordinanza Rifiuti di Zingaretti.
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