Lo Stadio della Roma è in dirittura d’arrivo ma ancora non ha avuto il semaforo verde finale eppure un effetto sulla città già lo sta avendo: all’Assessorato all’Urbanistica, nelle ultime settimane, si sono affacciati ben quattro gruppi che avevano progetti di sviluppo edilizio nel quadrante Tor di Valle-Magliana fermi nei cassetti almeno dal 2008 se non addirittura da prima.
È vero anche che l’asse Eur/Ostiense in direzione Fiumicino è forse l’unica area libera dove Roma può svilupparsi: la zona della Laurentina/Ardeatina è stata gravata di un vincolo ambientale dalla Soprintendenza statale durante la sindacatura Alemanno. Più oltre, girando sul Raccordo, il confine comunale di Roma è prossimo: i comuni Ciampino, Tivoli, Guidonia sono di fatto a un tiro di schioppo dal GRA. Più a nord altri parchi naturali: Marcigliana e Vejo e immensi problemi geostatici, come hanno dimostrato i difficoltosi lavori per la terza corsia del Raccordo in zona Cassia.

Una voce, questa su Salini, ufficialmente mai confermata ma con contatti che vanno avanti almeno da un biennio e che, nell’ultimo periodo, secondo Radio Trigoria, avrebbero avuto un discreto balzo in avanti. Quindi, se non è ancora ufficializzato che sarà Salini a tirar su lo Stadio, è pur vero che lo stesso Gruppo si sta muovendo in Campidoglio. Tra l’altro, mentre negli anni scorsi era stata avanzata la richiesta di variazione urbanistica del progetto di Valle Luparetta da uffici e negozi ad abitativo, proprio nelle scorse settimane il Gruppo Salini avrebbe formalizzato in Comune la volontà di rientrare all’interno delle previsioni del Piano Regolatore che, nel 2008, aveva riconosciuto ufficialmente il programma si sviluppo urbanistico.

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