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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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sabato 24 novembre 2018

ECCO IL BANDO PER LA QUOTA AI PRIVATI DEL TRASPORTO PUBBLICO


Due anni di ritardo con l’ultima proroga che scadeva questo mese e finalmente il Campidoglio ha pubblicato il nuovo bando per l’affidamento della quota di trasporto pubblico al privato. A oggi questo servizio è gestito da Roma Tpl, un consorzio nel quale sono partner Umbria Mobilità, Marozzi e Cotri, che, nel 2010 sottoscrisse il contratto con il Comune per gestire inizialmente 28 milioni di vetture/km annui con un incremento per ogni anno successivo di 250mila vetture/km. Il contratto scadeva il 31 maggio 2018 ma l’Amministrazione 5Stelle non è stata in grado di preparare un nuovo bando per tempo utile - a luglio 2017 venne pubblicato un Avviso sulla Gazzetta Ufficiale poi rettificato una prima volta 8 giorni dopo la pubblicazione, poi una seconda a inizio agosto e addirittura una terza a fine settembre 2017 - e, così, una prima proroga fino a settembre, poi un’altra fino a novembre e, finalmente, ora arriva il nuovo bando europeo. 
La novità sostanziale è che si passa da un unico lotto a due con la possibilità per i concorrenti di presentare domanda per entrambi i lotti potendosene, però, aggiudicare uno solo. Il valore totale dell’appalto è di 1 miliardo 512milioni e 528mila euro con una durata di 8 anni per 103 linee in totale pari a poco meno di 30milioni di vetture/km/anno. 
Il primo lotto, per un totale di 828milioni e spicci, prevede di affidare il “servizio di trasporto pubblico locale su gomma nel territorio periferico per un ammontare di 16milioni di vetture/km/annui”. Sono 54 linee bus sparse per la periferia romana - capilinea a Ponte Mammolo, Anagnina, Grotte Celoni, Tor Vergata, Agricoltura, Ponte di Nona e via dicendo - da effettuare 10 con vetture corte da 9 metri e le altre con quelle da 12 metri. La previsione è che chi vinca dovrà avere 261 veicoli (19 corti e 242 normali), scorte comprese. Il valore di questo lotto è di poco inferiore agli 828milioni e mezzo di euro.
Per il lotto due, invece, si tratta di 13milioni e 715mila vetture/km/anno per un controvalore appena superiore ai 684milioni di euro suddivisi su 49 linee: 23 dovranno essere servite con vetture da 12 metri e le altre con quelle da 9. Qui, il totale dei veicoli che il vincitore dovrà assicurare è 208 vetture, 132 normali e 76 corti, sempre scorte comprese-  Anche qui, parliamo di linee molto periferiche: Grottarossa, Saxa Rubra, Pineta Sacchetti Agricoltura, Lido, Cecchignola, La Storta e così via. 
Per entrambi i lotti, il termine per presentare le offerte scade il prossimo 18 marzo: 4 mesi solamente. 
Per ogni linea messa a bando il Comune ha indicato le caratteristiche del percorso da compiere, il numero di fermate da fare e il quantitativo minimo di corse da effettuare. Chi vincerà ciascun appalto dovrà dotarsi di un sistema automatico di monitoraggio delle vetture da installare su ogni autobus che dovrà anche essere dotato di impianto di videosorveglianza in grado di inviare in tempo reale le immagini alla centrale operativa. Inoltre, il futuro gestore dovrà rilevare e comunicare in Campidoglio lo stato del servizio ogni giorno alle 9, alle 13, alle 17 e alle 21 
Ad ogni futuro gestore il Comune riconosce un compenso a km pari a 4,17 euro per il primo lotto e a 4,07 per il secondo. Spetterà ad Atac installare a bordo delle vetture le obliteratrici per i biglietti mentre i gestori dovranno anche assicurare la presenza di ausiliari del traffico per controllare, su indicazione del Comune, le corsie preferenziali da presidiare e controllare. 
Sono previste anche sanzioni per scarsa qualità del servizio erogato ma, visto il precedente con Roma Tpl, questo appare più un pro forma che una possibilità concreta.  

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