Prima un minuto di silenzio per commemorare Angelo Miele, consigliere regionale, sindaco di Valmontone, recentemente scomparso, poi, in Consiglio regionale, è partito l’iter di approvazione del bilancio, presente il presidente della Regione, Nicola Zingaretti.
Tre i documenti illustrati all'Aula dall’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore: il Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2018-2020, il Bilancio previsionale 2018-2020e la legge di stabilità 2018 la cui approvazione dovrà porre termine all’esercizio provvisorio che va avanti dallo scorso 31 marzo.
Clima disteso, in special modo fra la coalizione di centrosinistra che sostiene Zingaretti e i grillini - di fatto un appoggio esterno - che, però, alzano, e di molto, il prezzo politico della loro benevolenza con alcuni emendamenti.
Il primo, con cui i pentastellati vogliono “investire ulteriori 50 milioni di euro per finanziare un sostegno al reddito in favore di disoccupati, inoccupati o lavoratori precari, attraverso un apposito avviso pubblico, e garantire così un reddito minimo garantito alle fasce sociali più deboli del Lazio”, in una specie di edizione in sedicesimi del reddito di cittadinanza.
Il secondo, in soccorso della disastrosa qualità delle strade romane e della disastrata Giunta Raggi; “Stanziare 5 milioni di euro per migliorare le strade di Roma”.
Il terzo, che schiaccia l’occhio all’antipolitica, con il quale i 5Stelle chiedono che per i vitalizi del passato si ricalcolino le cifre con passaggio al sistema contributivo. Emendamento di fatto accolto e sostituito da uno formulato dall’Ufficio di Presidenza che prevede tagli per oltre 11 milioni di euro ai vitalizi in erogazione fino al 2022, attraverso la reintroduzione del contributo di solidarietà (scaduto lo scorso 31 dicembre).
Nel 2016, la Regione ha ridotto il disavanzo di quasi il 50 per cento, passando da meno 2,03 miliardi di euro a meno 1,016 miliardi. Mentre per il 2017 la cifra si attesa a meno 450 milioni di euro. Sul fronte della spesa sanitaria regionale, nel 2016, ha spiegato l'assessore Alessandra Sartore, il risultato di esercizio si è attestato a 136,5 milioni, con un miglioramento rispetto all'esercizio 2015 di 199 milioni. L'incidenza della spesa sanitaria sulla spesa regionale complessiva nel 2015 era pari al 75 per cento. Tra gli altri argomenti trattati dal Defr:
le politiche di rientro dal debito; il riordino delle società partecipate regionali e le politiche sul patrimonio immobiliare; il quadro programmatico di finanza pubblica per il triennio 2018-2020.
Il Defr definisce gli obiettivi della manovra e vi si trovano, tra le dinamiche illustrate da Sartore, la crescita tendenziale del Pil reale superiore all'1% nel 2017 che dovrebbe mantenersi nell'anno in corso, per poi ridursi nel 2019 e tornare a crescere nel 2020. I consumi dovrebbero aumentare complessivamente dell'1,5%, gli investimenti fissi lordi dovrebbero manifestare tassi annui di crescita compresi tra il 3,5 e il 4%.
La legge di stabilità regionale provvede alla rimodulazione delle leggi regionali di spesa, attraverso nuovi finanziamenti o tagliando quelli esistenti, razionalizzando i beni immobili.
Con il Bilancio di previsione, la Regione approva anche i bilanci dei vari enti regionali.
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